Napoli. Aurora Aspide ad “Evaluna”
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Ecco una brevissima scheda:
Aurora Aspide è nata nel 1956 a Napoli, dove vive e lavora. La passione dell’arte l’ha accompagnata fin dall’adolescenza, portandola ad anni di approfondimento e studio. Il suo percorso artistico parte da una pittura di immagini, passa per varie sperimentazioni per, poi, ritornare al figurativo, che avverte come espressione più congeniale.
Nel corso degli anni ha partecipato a varie collettive a Napoli organizzate dalla Associazione Culturale Select, che ha curato anche una sua personale a Capri.
Anna De Palma sull’artista scrive:: “Aurora Aspide in questa personale propone la sua rappresentazione della realtà attraverso frammenti di corpi ed anime raggruppando le tele in pannelli tematici. Uno dei primi descrive aspetti del mondo del lavoro diviso tra visione “artistica” di un musicista e “fisica” di una portatrice d’acqua, che pure, nel morbido movimento, suggerisce l’idea di una danza.A seguire viene rappresentata l’amicizia attraverso la coppia di uomini che insieme raccontano una vita di lunga e comune esperienza. In due tele successive troviamo la descrizione del sentimento della fiducia attraverso le mani giunte in una preghiera implorante che ben si sposano con l’abbandono di un bimbo alla stretta di una guida sicura. Non meno persuasive appaiono le immagini sull’amore, che da una parte rappresentano la seduzione e la sensualità, e dall’altra la libertà in un volto che nella sua leggerezza suggerisce onirici pensieri.La riflessione sulla vita e sulla realtà è poi descritta dal grande impatto visivo di un volto di donna accostato alla tela di un giovane seduto su un muro. In quel viso antico di indigena, descritto in modo certosino in tutti i suoi anfratti, vi è la saggezza e la calma di una vita molto vissuta, in contrasto con l’attesa di un futuro incerto che si evince dal ciondolante abbandono del ragazzo. Nella realizzazione di questi “frammenti” la pittrice ha utilizzato l’acquerello, il gesso, la sanguigna e principalmente l’olio, in un’alternanza di pennellate lente e dettagliate o veloci ed essenziali. La visione disincantata e allo stesso tempo ottimistica e positiva della vita, è il fil rouge che lega le tele offrendo una panoramica a tutto tondo di momenti e stati d’animo e riuscendo, con una sicura valenza artistica, a coinvolgere ed affascinare.”
Nel periodo iniziale di marzo, a Napoli, in Campania, ma un po’ in tutt’Italia, è un pullulare di inaugurazioni di mostre “al femminile”. “Evaluna”, per la verità, non solo a marzo propone mostre di artiste, ma per tutto l’anno e ci sembra coerente quest’atteggiamento ben mirato a far conoscere la creatività.
Maurizio Vitiello