PRODI: AD ANKARA MI ATTENDO LA CONFERMA DEGLI IMPEGNI

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    ROMA – “Resto convinto che una soluzione efficace e duratura necessiti anche e soprattutto di un impegno di tutti i paesi interessati ad un dialogo politico costruttivo con tutti i protagonisti della ‘questione irachena’”. Così il presidente del Consiglio Romano Prodi si è espresso sulla situazione in Iraq nel corso di un’intervista all’agenzia turca Anadolu fatta alla vigilia del suo viaggio ufficiale ad Ankara.

    “AD ANKARA MI ATTENDO LA CONFERMA DEGLI IMPEGNI”
    “Mi aspetto una conferma dell’impegno turco per il positivo completamento delle riforme e per loro attuazione, inclusa l’estensione a Cipro dell’Accordo di Associazione e Unione doganale”. E’ quanto afferma, alla vigilia del viaggio ufficiale ad Ankara, il presidente del Consiglio Romano Prodi nel corso di un’intervista alla agenzia turca Anadolu a proposito del processo di integrazione nell’Unione europea.

    Prodi sottolinea poi che sempre l’Italia è stata favorevole a questo processo: “La continuità della politica italiana verso l’adesione della Turchia all’Unione Europea prescinde dai governi. Ci uniscono la nostra appartenenza alla comune dimensione mediterranea, l’esposizione ai rischi dovuti all’instabilità della regione mediorientale, ma anche una storia secolare intessuta di fecondi momenti di scambio e reciproca conoscenza. Riteniamo che una Turchia riformatasi lungo le linee stabilite dal percorso di adesione potrà essere una risorsa di inestimabile valore per l’Unione Europea. Naturalmente per raggiungere questo obiettivo occorrono pazienza e saggezza. Non possiamo affrontare un problema di così grande importanza storica sotto l’influenza di emozioni e di tensioni passeggere”.

       Prodi insiste più volte sulla necessità di avere pazienza e perseveranza per portare a buon fine il processo di integrazione della Turchia in Europa. “E’ questa una grande responsabilità dei politici turchi e dei politici europei – sottolinea – se vogliamo condurre in porto questo grande progetto”. Il premier italiano affronta infine anche la questione di Cipro. “Noi pensiamo che le Nazioni Unite – dice Prodi – siano il contesto più idoneo per discutere la questione di Cipro. Dal 1 gennaio 2007, l’Italia è membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, incarico che manterrà fino alla fine del 2008. Spero vivamente che al più tardi entro quella data la questione possa trovare una soluzione. Noi continueremo a lavorare a questo scopo”.

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