Medicinali a pagamento in provincia di Salerno

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LUCIANA MAURO «E io pago», ripeteva un antico ritornello. Ma a tutelare i cittadini, che da domani pagheranno in farmacia tutti i medicinali, tranne i ”salvavita”, ci pensa il Codacons. Intanto l’assessore regionale alla Sanità, Angelo Montemarano, convoca i rappresentanti di Federfarma per mercoledì. Obiettivo: vagliare la situazione debitoria e scongiurare il passaggio all’assistenza indiretta. «Ma la protesta avrà il suo corso – conferma il presidente provinciale Antonio Pandolfi – fino all’acquisizione di certezze sui pagamenti arretrati». L’Associazione che tutela i diritti dei Consumatori, presieduta da Enrico Marchetti, è già sul piede di guerra e anticipa un esposto alla Procura della Repubblica. Sotto accusa è l’assessorato alla Sanità della Regione Campania. «I vertici regionali non dovevano arrivare a tanto – sottolinea Marchetti – è inaudito accumulare mille milioni di euro di debiti e poi prendersela con l’utenza. L’assistenza indiretta è un sopruso ai cittadini, e anche il modulo per il rimborso dalle Asl, creerà solo caos e disagi. Come Codacons chiediamo di conoscere le omissioni che, a livello regionale, hanno generato un problema che ora piomba sui cittadini più deboli e bisognosi di cure». Da domani, dunque, in farmacia, le ricette mediche serviranno solo per i rimborsi. I medicinali dovremo pagarli fino al 4 febbraio prossimo, data in cui i farmacisti di Salerno e provincia (circa 300, di cui 40 nel capoluogo), sospenderanno l’assistenza indiretta. C’è però una novità: il nostro farmacista di fiducia, dopo aver fustellato la ricetta, ci fornirà anche un modulo. Dovremo compilarlo e, con l’aggiunta dello scontrino fiscale, consegnare tutto all’Asl, che provvederà, entro trenta giorni, al rimborso. L’escamotage è stato deciso dalla Federfarma, presieduta a Salerno da Antonio Pandolfi, per bloccare il cumulo di debiti che le Aziende Sanitarie hanno con le farmacie (mille milioni di euro in tutta la Campania), in attesa che la Regione provveda ai fondi. «Sono d’accordo sul sistema dei moduli per il rimborso – esplode Giuseppina Napodano, a capo dell’Unione Consumatori – ma c’è da chiedersi come faranno tutti coloro che non hanno immediata disponibilità di denaro per l’acquisto dei medicinali. Francamente, credo che la questione meriti una dura protesta, quindi anche noi denunceremo alla Magistratura la Regione Campania». In campo per i diritti dell’utenza è anche l’Adoc, presieduta da Nello Sepe. A livello territoriale, a temere di più è l’Asl Sa3, (Vallo della Lucania). La passata dirigenza di Claudio Furcolo, il manager che di recente ha avuto problemi con la Giustizia, non ha saputo sopperire al grave deficit dei debiti accumulati. E l’Azienda Sanitaria 3, seguita dalla Sa1, risulta cifre alla mano la più indebitata in assoluto. Tanto che la Federfarma minaccia, in prima persona, un durissimo attacco all’Azienda sanitaria inadempiente. Meno grave, invece, la posizione della Sa2, diretta da Federico Pagano, che ha già saldato i farmacisti fino al 2005 e si sta mettendo in carreggiata per estinguere il resto dei debiti al più presto. Certo, perchè la ”sanità malata” riprenda una boccata di ossigeno dovrà passare del tempo. Intanto, sarà un problema nostro, da domani, aprire il portafogli per assicurarci il sancito e osannato ”diritto alla salute”.

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