TRadizione Arte e Natura per lo Sviluppo delle Identità Territoriali

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    Le domeniche in Costa d’AMALFI è un calendario di visite ed escursioni alla riscoperta della Costa.  Gli appuntamenti prevedono tappe che fanno riferimento ai capisaldi del   paesaggio culturale tipico mediterraneo: arte, storia, ambiente, tradizioni religiose e popolari, artigianato e tecniche di lavorazione, agricoltura e prodotti tipici, che costituiscono quanto riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

    <In nessun luogo come sulla Costa d’Amalfi, c’è uno scrigno di bellezze naturali inaspettate, di curiosità paesaggistiche senza eguali, in particolare> spiega l’ideatrice del progetto, Maria Teresa De Leo < gli habitat ecologici, all’interno dei quali rientra il prossimo appuntamento domenicale, sono una serie di itinerari dedicati alla valorizzazione di quelli che dalla comunità scientifica sono unanimemente considerati una risorsa di inestimabile valore ambientale, habitat che conservano le condizioni eccezionali per la conservazione della biodiversità in contesti  di ineguagliabile ed incontaminata bellezza. >

    Il prossimo, nonché ventiquattresimo appuntamento del programma è dedicato infatti a :

    Domenica 8 ottobre

    Uccelli di passo e transiti migratori: un santuario ornitologico a Punta Campanella

    A cura della L.I.P.U. Monti Lattari con Giuseppe Longobardi

    Raduno: h. 10,00 presso la piazzetta di Termini.  Durata: fino alle ore 15 circa comprese le soste. Percorso circolare con partenza e rientro a Termini, come segue Termini (Massalubrense) 323m. – Monte S. Costanzo (____); Mitigliano (230m) – Torre di Fossa Papa (110m.) – Faro di Punta Campanella (36m.) e ritorno. Lunghezza:  6,5 Km; dislivello:  287m.; difficoltà: bassa (T); durata:  4 ore comprese le soste; segnaletica: Cai 00 (Alta via dei Lattari); approv. idrico:  piazzetta di Termini

    La località non è servita da autobus pubblici dalla direttrice amalfitana. E’ invece collegata con Sorrento. E’ preferibile munirsi di auto propria. Per chi proviene dai centri campani dell’entroterra prendere per Castellammare, a Meta di Sorrento deviazione per Positano, a Colli di Fontanelle prendere per S. Agata sui due golfi, poi Termini (1,10 h. da Castellammare). D’obbligo abbigliamento pratico con colori non vistosi, scarpe comode e binocolo (consigliati 8×30, 8×40, 10×40, 10×50),   colazione al sacco e   una scorta di acqua.

    Un giorno dedicato al birdwatching, celebrato in compagnia degli esperti  osservando gli uccelli nei loro ambienti naturali per contribuire alla loro salvaguardia. La LIPU tutti gli anni dedica  all’osservazione degli uccelli il primo week-end di ottobre con varie iniziative all’insegna del birdwatching su tutto il territorio nazionale. L’evento rappresenta una grande occasione per adulti e bambini per conoscere i primi rudimenti di questo appassionante hobby e per visitare la zona più bella e interessante di tutta la penisola sorrentina/amalfitana. In realtà le isole di Ischia , Capri e Procida insieme alle ultime propaggini della Penisola Sorrentina, denominata Punta Campanella, rappresentano degli osservatori d’eccezione dal punto di vista ornitologico in quanto costituiscono una delle piu’ importanti rotte migratorie degli uccelli negli spostamenti tra l’Africa e l’Europa.

    Il percorso della giornata si svolge per buona parte lungo l’Antica via Minerva che da Nocera giungeva fino a Punta Campanella, l’estrema punta della penisola sorrentina, dove anticamente si suppone sorgesse il tempio di Atena (Minerva) e dove sono visibili il Faro, una torre di avvistamento (Torre Minerva). Lungo il percorso oltre alla Torre Minerva (del 1334) è visibile la Torre di Fossa Papa (del 1500).

    La punta è costituita da un promontorio calcareo, dominato dal Monte S. Costanzo, dal quale, in primavera e in autunno, è facile osservare il transito di rondini, cicogne bianche, marzaiole e upupe. Contribuiscono alla valorizzazione naturalistica dell’area anche un buon numero di specie stanziali. Ragionevolmente durante le escursioni possiamo inoltre aspettarci di avvistare soprattutto gli uccelli nidificanti piu’ comuni della nostra penisola, la Poiana, il Gheppio, il Corvo imperiale, il Gabbiano reale, il Passero solitario. Presenti, ma  di piu’ difficile avvistamento: il Saettone, il Picchio rosso maggiore, il Falco pellegrino, che sulle nostre coste ha recentemente ripreso a nidificare. I motivi di interesse naturalistico della zona sono molteplici. Tutta la costa, data la sua natura calcarea, presenta diversi fenomeni carsici che hanno dato luogo alla formazione di un notevole numero di grotte sottomarine (ne sono state censite più di 50) che rappresentano dei rari laboratori naturali per le particolari forme di vita che ospitano. Tutto l’itinerario è lambito dall’Area Marina Protetta di Punta Campanella (L.394/91) istituita nel 1997 che si estende su 40 km di costa tra Punta del Capo di Sorrento e Punta Germano a Positano. L’ambiente è quello  tipico mediterraneo (gariga e macchia) caratterizzato dalla fioritura anticipata della flora dovuta alla presenza di un clima mite invernale. Straordinari i panorami sulla cala di Mitigliano, Capri, la baia di Ieranto e “li Galli”.

    Durante la giornata la LIPU fornirà indicazioni e distribuirà un manuale di introduzione per una corretta pratica del birdwatching, renderà disponibili pubblicazioni per l’identificazione degli uccelli e installerà una propria postazione con cannocchiale su cavalletto nella parte piu’ scoperta della punta. Si parlerà inoltre del fascino e del mistero delle migrazioni; del perchè gli uccelli migrano; di uccelli stanziali e uccelli di passo; delle principali rotte migratorie europee; di come riconoscere gli uccelli in volo; dell’importanza dei rapaci nella catena alimentare e delle cause principali del loro declino; del volo dei rapaci: lo “spirito santo”e l’utilizzo delle correnti ascensionali, sono le principali domande alle quali i nostri accompagnatori saranno contenti di rispondere avvalendosi di cannocchiale con cavalletto.

    “Osservare gli uccelli”: questa è la traduzione letterale della parola inglese “birdwatching”. Il suo vero significato, però, è assai più esteso e difficile da spiegare, con le parole, come qualsiasi altra esperienza è quasi impossibile da descrivere a chi non l’ha mai vissuta. Sicuramente l’osservazione degli uccelli è prima di tutto un pretesto, una scusa, un motivo più o meno scientifico o di conoscenza per stare all’aria aperta e muoversi sul campo respirando le emozioni che solo il contatto diretto con la natura può dare. E la prima e più grande emozione che possiamo provare seguendo le evoluzioni di questi splendidi animali è proprio ciò che essi stessi simboleggiano: la libertà. Il bello del birdwatching è poi la possibilità di essere praticato da tutti e quasi dappertutto. Nei giardini sotto casa, nella vicina campagna, ma anche nel cuore delle città è possibile fare interessanti osservazioni. Certo non si ha mai la certezza di poter fare significativi avvistamenti, ma il perfetto “birdwatcher” osserva senza produrre rumori molesti, si integra nell’ambiente che lo accoglie appostandosi dietro le piante e anche facendo attenzione a non indossare abiti dai colori sgargianti (ottimi i neri, verdi, blu, ecc.), si organizza con un buon binocolo più luminoso che troppo potente (per esempio il classico 8×30), un manuale da campo per il riconoscimento delle specie e tanta pazienza per cominciare a “scovare” le sue prede. Le ore migliori sono le piu’ calde della giornata. Punta Campanella rappresenta quanto di meglio si può incontrare dalle nostre parti per svolgere il birdwatching in tutta tranquillità e con piena soddisfazione, anche approfittando delle strutture e dei servizi (canocchiali, binocoli, manuali, guide, ecc.) che oggi grazie alla Sezione Monti Lattari della LIPU possiamo ottenere. La giornata prevede l’appostamento con binocolo per l’avvistamento degli uccelli del bosco e di altra fauna. Ragionevolmente possiamo aspettare di avvistare gli uccelli piu’ comuni del nostro territorio, la poiana, il gheppio, il corvo imperiale o, tra anfratti e cunicoli la salamandrina dagli occhiali, un endemismo italiano, per non dire poi delle principali specie della nostra penisola, ma di piu’ difficile avvistamento: il saettone, il falco pellegrino, il picchio rosso maggiore, o anche altre specie animali come il tritone italiano, l’orbettino, l’arvicola,  la volpe, la lontra, ecc. tutta la popolazione animale dei nostri boschi.

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