CROLLA PALAZZINA A MILANO: QUATTRO MORTI, ANCHE UN BAMBINO DI 7 ANNI

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    MILANO – Una palazzina di tre piani, in via Lomellina a Milano, ਠcrollata. Il bilancio e’ di quattro morti, fra cui un bambino di sette anni, e diversi feriti. A determinare l’ esplosione, sentita distintamente alle 19.59 in diversi quartieri della citta’, potrebbe essere stata una fuga di gas originatasi in un appartamento al secondo piano della palazzina. TERMINATI LAVORI MESSA IN SICUREZZA Sono terminati i lavori di messa in sicurezza per poter procedere, in un secondo momento, al ripristino dell’erogazione di gas e acqua. Nonostante i lavori effettuati nel corso della notte c’e’ molta cautela da parte dei Vigili del Fuoco: non sono, infatti, esclusi ulteriori, piccoli crolli nell’ edificio gia’ sventrato. Rimangono evacuati anche gli stabili a fianco, quelli ai numeri civici 5 e 9. Va verificata la tenuta statica interna delle costruzioni. Terminata questa fase si potra’ procedere alla rimozione dei detriti, operazione che avverra’ dopo l’autorizzazione del magistrato inquirente, che ha posto tutto sotto sequestro. Un funzionario dei Vigili del fuoco, Sergio Colzani, ha confermato come ipotesi ‘assolutamente’ attendibile quella della fuga di gas che ha originato lo scoppio. POTEVA ESSERE UNA STRAGE E’ stato un impressionante disastro, ma sarebbe potuta essere una strage di proporzioni ben piu’ gravi se soltanto fosse avvenuta mezz’ora prima, a negozi ancora aperti, l’esplosione di gas metano che ha fatto crollare quasi tutta la parte frontale di una palazzina di 4 piani a Milano. Il bilancio della tragedia, avvenuta alle 20 di ieri sera nella palazzina al n. 7 di via Lomellina, zona est semiperiferica di Milano, e’ di 4 morti tra cui un bimbo di 7 anni, 21 feriti ricoverati (nessuno sembra in pericolo di vita), una cinquantina di feriti in tutto. Un centinaio i senza tetto, tra abitanti della palazzina o dei due adiacenti edifici evacuati. Da molto tempo, da due anni secondo piu’ di un testimone, nella palazzina si avvertiva periodicamente un forte odore di gas, e l’anomalia era stata anche segnalata. Un forte odore avvertito anche oggi al momento della violentissima esplosione. Il boato e’ stato udito in tutta la parte orientale della citta’. Lo scoppio, avvenuto in un appartamento al primo o secondo piano della palazzina, ha fatto precipitare tonnellate di macerie sopra il piano terra della casa e sul marciapiede, mentre una tremenda onda d’urto investiva le case adiacenti e sfasciava auto, finestre, saracinesche e vetrine di negozi. Due le prime vittime accertate poco dopo il crollo: un uomo di 62 anni, Tommaso Giaccola, che abitava nell’edificio crollato, e un passante, Iliar Ianki, albanese di 30 anni, investito in pieno dalle macerie. Nel giro di pochi minuti sul posto sono accorsi in forze vigili del fuoco, ambulanze, polizia e carabinieri. Le dimensioni del disastro sono apparse subito in tutta la loro impressionante evidenza, e tutte le principali autorita’ locali e i responsabili delle forze dell’ordine sono accorsi in via Lomellina. Man mano che i soccorritori trasportavano in ospedale o medicavano sul posto i feriti, procedeva a fatica la conta dei dei presenti e dei mancanti, fra i 57 inquilini della palazzina in stile Liberty. Una giovane mamma, sconvolta, ha segnalato la perdita del proprio figlio, Francesco Orlandi di 7 anni, che al momento dell’esplosione stava giocando nella sua cameretta al primo piano del palazzo. Alla luce delle cellule fotoelettriche, le ricerche del bimbo tra le macerie sono state condotte febbrilmente e con ogni mezzo, comprese le unita’ cinofile e una speciale sonda flessibile. Il padre di Francesco, titolare del bar tabacchi al primo piano della casa, era tra i feriti in ospedale. La mamma, accolta in un’ambulanza, piangeva tra speranza e disperazione, confortata a lungo dal sindaco, Letizia Moratti, che la stringeva a se’. Poco dopo le 23.30 i cani hanno fiutato una presenza tra le macerie. I vigili del fuoco hanno scavato a mani nude, finche’ il corpo del piccolo e’ apparso. Era immobile, ricoperto di calcinacci. I soccorritori lo hanno trasferito su una barella, sperando fino all’ultimo che fosse ancora in vita. Ma poco piu’ tardi e’ arrivata la conferma ufficiale: Francesco era morto, terza vittima del crollo. Intanto veniva accertata l’assenza di un’altra persona: Esmeralda Spolcini, di 50 anni, anche lei abitante nella palazzina crollata. Alle due di notte, quando i soccorritori cominciavano a sperare che la donna dispersa non si trovasse fra le macerie, anche il corpo di Esmeralda Spolcini e’ stato estratto dalle rovine del palazzo. Non risultano esservi altri dispersi, ma le ricerche tra le macerie proseguono. Sindaco e vicesindaco sono rimasti sul luogo del disastro fino a notte inoltrata.

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