LONDRA: IN PAKISTAN L´ARRESTO DELL´UOMO-CHIAVE

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    LONDRA – Dalle anonime villette residenziali alla periferia di Londra e Birmingham alle scuole religiose in Pakistan, fino ai campi di addestramento di Al Qaida in Afghanistan: la pista dell’apocalisse dei cieli sventata da Scotland Yard si allarga sempre piu’ a livello globale, e punta in particolare verso il Pakistan. E’ qui che e’ stato arrestato il britannico Rashid Rauf, uomo che fu addestrato da Al Qaida, con il quale forse entrarono in contatto anche gli attentatori suicidi del 7 luglio 2005.

    E’ stato infatti l’arresto a Karachi di Rashid Rauf (e forse le sue confessioni che avrebbero rivelato nella sua pienezza il complotto per la ”strage inimmaginabile”) a far precipitare gli eventi e far scattare il blitz contro i presunti terroristi che volevano far saltare un numero imprecisato di aerei in volo tra Gran Bretagna e Usa. Lo scrive il ‘Times’, precisando che attorno alla sua figura si stanno concentrando le attenzioni degli inquirenti, a Londra come a Islamabad. Lui, si sospetta, sarebbe il contatto tra i musulmani britannici e possibili organizzazioni estremiste nel paese asiatico, o addirittura l’ideatore del piano che doveva scattare il 16 agosto.

    Parallelamente, si sta indagando su possibili contatti tra gli arrestati del 10/8 e il commando di kamikaze che attuo’ la strage del 7/7 a Londra. Alcuni degli arrestati nel blitz visitarono il Pakistan all’inizio del 2005, proprio mentre nel Paese asiatico si trovavano alcuni degli attentatori suicidi del 7 luglio, Shahzed Tanweer e Mohammed Siddique Khan. I servizi pachistani stanno cercando di capire se i due gruppi si siano incontrati, con alcuni membri che avrebbero potuto frequentare le stesse scuole religiose, o madrasse. Secondo le diverse ricostruzioni della stampa – nessuna delle quali ha avuto conferma ufficiale – dopo l’arresto di Rauf e di altre otto-dieci persone, tra cui un altro cittadino britannico, sarebbe partito dal Pakistan l’ordine di attuare il disegno terroristico. Da qui l’operazione con i 24 arresti, prima dell’avvio del micidiale piano.

    Rauf in queste ore emerge come un personaggio assai complesso. Se ne ando’ da Birmingham – dove e’ stato arrestato Tayib Rauf, che sarebbe suo fratello minore – in Pakistan nel 2002 dopo l’omicidio di suo zio Mohammed Saeed, per il quale fu indagato. Secondo le autorita’ pachistane, dopo l’arrivo si mise in contatto con gruppi estremisti locali e ricevette addestramento sulla preparazione di esplosivi in un campo di al Qaida in Afghanistan. Un’altra persona arrestata nel raid in Pakistan e’ Matiur Rehman, 29 anni, che per l’intelligence pachistana e’ un alto esponente di al Qaida e fece parte di un complotto sventato per uccidere il presidente pachistano, Pervez Musharraf.

    A Londra continuano serrati gli interrogatori di 22 dei 24 arrestati del 10 agosto. Uno e’ stato rilasciato senza alcuna accusa e per un altro si decidera’ lunedi’. Secondo la legge antiterrorismo, i sospetti possono essere trattenuti per un massimo di 28 giorni: se entro allora non sara’ emerso nulla di penalmente rilevante, dovranno essere rilasciati. E, anche se con perduranti difficolta’, il traffico aereo e la situazione negli aeroporti britannici stanno gradualmente migliorando dopo le cancellazioni e i forti ritardi di questi ultimi giorni. Le compagnie aeree prevedono comunque che non si torni alla normalita’ ancora per molti giorni, in considerazione del periodo festivo in cui i trasporti aumentano la loro attivita’.

    Oggi British Airways ha duramente criticato la Baa, che gestisce lo scalo, per non aver fatto abbastanza per garantire controlli efficaci, e per lo smistamento bagagli: in conseguenza la compagnia aerea si e’ trovata costretta non solo a cancellare diversi voli, ma far volare diversi aerei anche con molti posti liberi, una situazione paradossale visto l’alto numero di passeggeri che non e’ riuscito ancora a partire da giovedi’, a causa dell’allarme terrorismo e la chiusura dello scalo.


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                                                      Michele De Lucia

     

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