Si riaccende il Poetic juke box di Lucio Salzano.

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    Uno spazio inusuale, una musica che crea emozioni, diaproiezioni su un corpo, una voce.

    Questi sono gli elementi che formano il Poetic Juke box del regista Lucio Salzano, macchina teatrale che si accende quando lo spettatore fa la sua scelta, seleziona il “pezzo” e resta ad ascoltare.

    48 poesie del Novecento italiano per “nutrire l’anima”, dice il regista e ideatore della performance interattiva, che torna a Napoli in una edizione country; lo spettacolo, infatti, sarà rappresentato nella Masseria Cortile Grande del Parco delle Colline Metropolitane ai Camaldoli, dal 15 al 17 settembre 2006, dalle ore 20 alle 22.

    E’ stato organizzato e promosso dall’Ente Parco e dalla Regione Campania.

    Lo spettacolo presentato dall’Associazione Fata Morgana ha scelto uno spazio insolito.

    Lucio Salzano dichiara: “E’ un luogo sospeso nel tempo fuori dal caos metropolitano, una sorta di oasi nella città, scelto come segno della sospensione spazio-temporale che è propria della poesia.”

    Fondamentalmente è un insieme che costituisce un’operazione originale, che consente di ritrovare momenti di pace e di intimità attraverso parole, suoni, immagini.

    Il pubblico è il vero protagonista.

    Come negli anni Sessanta il mitico juke box partiva appena inserito il gettone, così il Poetic juke box si mette in azione quando lo spettatore, scelto il titolo del brano che intende ascoltare, presenta il suo ticket (gratuito).

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