Polemica sul monumento a Minori

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    E’ polemica per l’installazione sul lungomare di Minori dell’opera dell’artista amalfitano Francesco Mangieri. A schierarsi contro il posizionamento della scultura in marmo realizzata da “Mao” è il gruppo consiliare Sdi – Rosa nel Pugno, che contesta l’atteggiamento dell’amministrazione comunale e in particolare quello della Soprintendenza di Salerno, accusata di non aver adottato lo stesso metro di valutazione applicato nel 2004, quando si decise di non autorizzare i lavori di realizzazione del “Monumento ai Caduti del Mare”. “Considerato che l’opera precedente è stata bocciata, non perché il progetto non piacesse ma perché avrebbe alterato “i tratti distintivi della località protetta”, ci si aspettava che anche in questo caso il dispositivo sindacale venisse rigettato – scrivono i componenti del gruppo consiliare – E invece, sono stati adottati due pesi e due misure”. Per questi motivi lo “Sdi – Rosa nel Pugno” di Minori ha chiesto un intervento delle associazioni ambientaliste contro le decisioni del comune e della Soprintendenza che, il 21 dicembre scorso, ha autorizzato il posizionamento della scultura marmorea del maestro Mangieri sul lungomare di Minori. Un luogo, denuncia lo Sdi, che fu considerato qualche anno prima (in occasione cioè della bocciatura del progetto di installazione presentato dall’Associazione Marinai d’Italia) “critico nella tutela del territorio della costa d’Amalfi ed in particolare dell’immagine complessiva dell’abitato di Minori inserito nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità”. L’autorizzazione, recentemente rilasciata, non avrebbe tenuto conto delle prescrizioni prodotte dalla commissione edilizia integrata del Comune di Minori che, pur esprimendo parere favorevole, ritenne di consigliare che l’installazione avvenisse a filo d’erba. “A tal proposito – proseguono i consiglieri dello Sdi – la Soprintendenza ha ritenuto meglio allocata l’opera se comprensiva anche del basamento. Una posizione, quest’ultima, “equivoca” e “contraddittoria”, perché non si può ricorrere al “gioco delle tre carte”, facendo prima comparire il lungomare di Minori nella lista del patrimonio dell’Unesco, per poi cancellarlo e ulteriormente mortificarlo”. Il riferimento è alla vecchia questione legata all’installazione del Monumento ai Caduti del Mare, la cui autorizzazione emessa il 26 gennaio 2004 dal sindaco di Minori fu annullata dalla stessa Soprintendenza nel giugno dello stesso anno perché prevista in un luogo “particolarmente critico nella tutela del territorio”. “L’Amministrazione comunale di Minori non ha impugnato mai quel decreto – conclude lo Sdi – Anzi, il 16 novembre scorso, ha autorizzato, nello stesso sito individuato per il monumento ai caduti, una scultura del maestro Mangieri, la cui realizzazione è costata già 8300 euro”.
     

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