Positano contro la pena di morte

Più informazioni su

    Positano  contro la pena di morte. La perla della Costiera aderisce alla Giornata Internazionale “Città per la Vita- Città contro la Pena di Morte” Il 30 novembre con l’illuminazione della Torre Civica con un enorme striscione con la scritta “Contro la Pena di Morte”. “La giornata sarà dedicata alle vittime civili di tutti i conflitti – dice il sindaco di Positano Domenico Marrone -, ci teniamo a partecipare a questa ricorrenza perché ha un significato particolarmente importante per la nostra cittadina che è stata storicamente rifugio per gli esuli nel primo dopoguerra, ebrei e russi, perseguitati nei loro paesi di origine,  e perché crediamo nel valore della vita in ogni caso.”

    La Giornata Internazionale “Città per la Vita- Città contro la Pena di Morte” ricorda l’anniversario della prima abolizione della pena di morte dall’ordinamento di uno stato europeo, da parte del Granducato di Toscana nel 1786.

    L’iniziativa – giunta alla sua quarta edizione –  è promossa dalla Comunità di Sant’Egidio e sostenuta dalle principali associazioni internazionali per i diritti umani, raccolte all’interno della World Coalition Against the Death Penalty (tra cui Amnesty International, Ensemble contre la Peine de Mort, International Penal Reform, FIACAT).

    Roma, Bruxelles, Madrid, Ottawa, Città del Messico, Berlino, Barcellona, Firenze, Venezia, Buenos Aires, Austin, Dallas, Antwerpen, Vienna, Napoli, Parigi, Copenhagen, Stoccolma, Reggio Emilia, Bogotà, Santiago del Cile, e circa 300 città piccole e grandi sono già diventate “Città per la Vita – Città contro la Pena di Morte”!

    Tante città di tutti i continenti illumineranno i loro monumenti simbolo – dal Colosseo a Roma alla Plaza de Santa Ana di Madrid, dall’Obelisco centrale di Buenos Aires al Palazzo della Moneda a Santiago, dall’Atomium di Bruxelles alla Piazza della cattedrale di Barcellona – formando un ampio schieramento morale mondiale per chiedere di fermare tutte le esecuzioni capitali.

    La pena di morte nel mondo segna, nonostante le difficoltà legate al clima di guerra e di scontro a livello internazionale, dopo l’11 settembre 2001, alcuni arretramenti e, nel lungo periodo la tendenza appare costante nell’ultimo quarto di secolo. Arretramenti si segnano, a livello di opinione pubblica o nelle leadership, anche in molti stati mantenitori negli Stati Uniti, in paesi chiave dell’Asia (Taiwan, Corea del Sud, un inizio di azione parlamentare in Giappone).

    Più informazioni su

      Commenti

      Translate »