Mare e spiaggia piena di rifiuti provenienti dal Cilento

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Positano. Arrivano anche a Positano gli effetti della disastrosa alluvione che ha colpito la dirimpettaia Agropoli. Centinaia di tonnellate di rifiuti e di legna hanno coperto il mare della perla della Costiera, il sindaco di Positano Domenico Marrone ha chiesto aiuto alla Protezione Civile nonostante il lavoro che ieri ha visto impegnati per tutta la giornata operai e volontari il mare è ancora pieno di rifiuti che stazionano sulla riva accumulandosi a tonnellate sulla spiaggia. “In questo caso c’è stato un episodio straordinario che ha colpito una località alla quale siamo vicini, ma purtroppo anche in casi normali siamo spesso esposti  all’inquinamento pelagico dovuto dalle correnti – dice Marrone -, per questo caso abbiamo chiesto aiuto anche alla protezione civile, ma per il futuro dovremmo cercare di intervenire in qualche modo per evitare un’inquinamento pelagico dovuto dai più svariati motivi, abbiamo un appuntamento in questi giorni per trovare uno spazzamare da acquistare per l’anno prossimo. Poi sono necessarie anche le panne galleggianti.”

“Questo del nostro mare esposto ai rifiuti è un problema storico – dice Vito Casola presidente di Posidonia -, sono  anni che andiamo dicendo che bisogna intervenire, questo è un caso emblematico, in questo modo si è riusciti a vedere chiaramente che i rifiuti vengono portati a Positano dalle correnti, bisogna intervenire con le panne e con lo spazzamare. Dobbiamo proteggere il nostro mare che è la fonte di vita di questo paese.”

“All’epoca quando facevo l’assessore dotammo gli stabilimenti balneari e le spiagge di panne che agirono efficacemente – ricorda Carlo Russo, assessore negli anni Novanta -, facemmo uno studio serio con una società inglese, poi acquistammo pure uno spazzamare che purtroppo non fu efficiente. La strada è questa, bisogna intervenire con tutti e due i sistemi. Le panne galleggianti se posizionate bene e del tipo che impedisce il passaggio al di sotto dei rifiuti sono efficaci. Poi bisogna pensare alle correnti e all’origine dei rifiuti.”

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