Cava de Tirreni, scacchiera al centro Città divisa

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Francesco Nobile Cava de’ Tirreni. Tutto si può dire, tranne che stia passando inosservato. Il restyling di piazza Abbro è l’opera pubblica più controversa dell’amministrazione Galdi. Posta sotto i riflettori fin dall’inizio, ha attirato l’attenzione di comitati, intellettuali e semplici cittadini. Nonostante il progetto di riqualificazione sia molto ampio, con modifiche alla viabilità e investimenti milionari, la discussione collettiva si è avvitata su un particolare specifico: la scacchiera che sorgerà di fronte l’ingresso di palazzo di città. Nel complesso, i lavori costeranno circa tre milioni di euro. Si prevede il livellamento di tutta la piazza, con la costruzione di una gradinata sul lato ovest. Ai quattro lati saranno impiantati altrettanti alberi argentini, dal fogliame viola. Per quanto riguarda il piano traffico, sarà istituito il doppio senso di circolazione su viale Crispi fino all’angolo in prossimità del cinema Alambra. È prevista anche l’estensione dell’isola pedonale fino a via Tommaso Cuomo, con la nascita di una piazzetta con fontana. Il nome potrebbe essere piazza del Tromboniere, in omaggio al folklore metelliano. In più l’intera zona diventerà a traffico limitato la domenica e nei giorni festivi. Per quanto riguarda i giorni feriali, la Ztl scatterà di sera, dopo le 20, per non interferire con gli esercizi commerciali. I lavori inizieranno a giorni, non appena si appurerà cosa si nasconde sotto il manto stradale, nella speranza che non emergano reperti archeologici di rilievo. Il primo cantiere sarà aperto di fianco alla villa comunale, nel tratto di strada che intercorre tra la manifattura tabacchi e l’attuale deposito del Cstp. Al momento i pullman saranno spostati nel parcheggio di via Cuomo, che sarà svuotato in attesa di una soluzione definitiva. Nonostante la sensibile riduzione di parcheggi al centro, che l’amministrazione spera di compensare finendo il Trincerone, e nonostante i dubbi dei commercianti sulla Ztl, la scacchiera ha destato maggior interesse e preoccupazione. L’interesse di comitati e associazioni ha fatto in modo che l’opera venisse rimandata per ben due volte, per errori contabili o per mancanze in sede di appalto. Con altrettanta determinazione il team di Marco Galdi l’ha riproposta, nella speranza che i lavori procedano spediti. E che magari si riesca a vederla finita prima della prossima tornata elettorale.

 

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