Castellammare gallerie killer dopo la morte di Notturno si chiede sicurezza intanto chiusa di notte Seiano

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Castellammare. I cantieri notturni per la messa in sicurezza dei due tunnel della statale sorrentina non hanno evitato l’ennesimo tragico incidente sulla strada che conduce alle località balneari della Penisola. Sono tre le gallerie «della morte» che gli automobilisti percorrono quotidianamente da Napoli a Sorrento, e che vanno messe in sicurezza: «Varano», «Privati» e «Seiano». Mercoledì 29 gennaio alle ore 12 circa, il 43enne Michele Notturno, il centauro originario di Sorrento e residente a Gragnano, ha perso la vita al chilometro 8 della statale 145, nella galleria Privati che passa sotto Castellammare di Stabia. Un tragico impatto su cui indaga la polizia stradale di Sorrento e che ha visto coinvolti l’uomo in sella ad una moto e tre auto. L’incidente potrebbe essere stato causato sia da una manovra azzardata di Notturno, che avrebbe tentato di sorpassare due auto, non calcolando bene gli spazi, sia dalle condizioni della galleria, nella quale sono in corso i lavori di messa in sicurezza. La salma del 43enne ieri mattina è stata sottoposta all’autopsia e agli esami tossicologici all’obitorio di Castellammare. Intanto l’Anas ha disposto la chiusura notturna anche della galleria «Seiano» di Vico Equense. Si tratta del tunnel più nuovo, i cui lavori di costruzione verranno portati a termine entro il 29 marzo. Intanto la galleria Privati di Castellammare di Stabia negli ultimi giorni è diventata un percorso alternativo al traffico cittadino, da quando via Provinciale delle Puglie è stata chiusa in seguito alla frana del 22 gennaio scorso. Quel giorno, durante l’emergenza maltempo, il muro di contenimento e un lampione sono crollati, travolgendo un’auto e ferendo il conducente. Negli ultimi tempi, proprio in quella zona, è stata costruita una rotatoria che sarebbe pericolosa: «Sembra non rispettare il codice della strada e rappresenta un pericolo. Penso che sia stata costruita senza un’autorizzazione, perché è cementata al suolo. In genere l’iter burocratico da seguire per costruire una rotonda del genere è molto lungo – afferma il consigliere di opposizione Giuseppe Mercatelli di centrodestra -, invece è stata costruita in poco tempo. Il mio appello è che ci sia massima attenzione, soprattutto quando si tratta di lavori pubblici. Ma il problema grave è che a Castellammare non esiste un piano traffico efficiente». Quello dello scorso mercoledì è solo l’ultimo di una lunga serie di tragici eventi che si sono verificati sulla statale sorrentina, concepita «in modo tale da causare morti», come affermano alcuni esponenti dei Verdi. «La statale 145 e la 268 non sono dotate di autovelox e di sistemi di videosorveglianza, che impedirebbero agli automobilisti di guidare ad alta velocità. Servono interventi che permettano ai soccorsi di raggiungere tempestivamente i luoghi delle tragedie». La sorrentina non è l’unica strada della provincia di Napoli a mietere vittime. Anche la statale 268, che ha origine nell’hinterland vesuviano e termina ad Angri (SA) è una delle strade maggiormente pericolose, e proprio lo scorso 5 gennaio è stata teatro di un altro incidente mortale. A perdere la vita in quell’occasione, furono quattro persone, due giovani italiani e una mamma e un figlio polacchi. Coinvolta nel tragico impatto, anche una giovane di Terzigno, che ha rischiato la vita, ma le sue condizioni di salute sono gradualmente migliorate. Da quel giorno, sulla statale 268 sono aumentati i controlli da parte delle forze dell’ordine, che hanno portato anche alla segnalazione di molti autisti in stato di ebbrezza. Giovanna Sorrentino , Il Mattino

 

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