Policlinico di Napoli, maxi-furto di farmaci anticancro, colpo da 150mila euro

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Napoli. Colpo da 150mila euro in ospedale. È stato un prezioso bottino quello messo a segno da chi ha sottratto decine di confezioni di farmaci dai frigoriferi del Policlinico della Federico II. Nel giro di una notte sono state letteralmente svuotate le celle refrigeranti che preservano i composti biologici, medicine costose e vitali utilizzate per eseguire le terapie oncologiche. Cure gratuite per gli ammalati ma con un importante costo economico per aziende e produttori. Il blitz dei malviventi si è verificato all’interno dell’edificio 3 della cittadella universitaria dei medici in via Pansini ed è stato realizzato nella notte a cavallo tra il 26 e 27 novembre. A scoprire il furto sono stati i sanitari mentre si accingevano a prelevare alcuni prodotti da impiegare per l’assistenza ambulatoriale e quella destinata ai ricoverati. Un’amara scoperta, dal momento che l’azione criminale è stata una vera e propria razzia degli elaborati farmaci di cui non è rimasta nessuna confezione. Gli ignoti che hanno asportato le confezioni, appartenenti tutte alla categoria dei farmaci biologici da impiegare per le cure oncologiche, si sono mossi con disinvoltura all’interno della palazzina e, per la verità, hanno avuto gioco facile considerando che gli edifici non sono custoditi e le aree dei laboratori non sono blindate, né dotate di sistemi di allarme. Sul posto, infatti, non sono stati trovati segni di effrazione o tracce particolari che possano ricostruire la dinamica di quanto accaduto dal momento che i reparti non sono vigilati e l’ingresso alle palazzine è libero. Non è un caso che la statistica dei furti avvenuti nella cittadella del Policlinico sia tra la più allarmante in città, per quanto riguarda la messa in opera di azioni criminali all’interno di presidi ospedalieri. Giusto un anno fa, nel novembre del 2012, nell’edificio 10 furono sottratti farmaci per un valore di 43mila euro dopo una stagione costellata da altri 5 furti di medicine nella farmacia della Federico II. Non sono mancati episodi da «banda del buco » con la perforazione delle pareti dell’area dedicata ai farmaci ma di sicuro, rubare dalle celle frigorifere dei laboratori nei reparti ospedalieri è un’operazione di gran lunga più semplice in palazzine non presidiate. Una delle piste al vaglio dei carabinieri che stanno procedendo alle indagini riguarda la possibilità di basisti e, altra ipotesi che non è stata scartata, il coinvolgimento di personale appartenente alla clinica universitaria federiciana. L’episodio accaduto la scorsa notte è solo l’ultimo del trend criminale che negli ultimi anni aNapoli ha investito gli ospedali ed in particolare il Policlinico di via Pansini. Nel bersaglio dei criminali sono, sempre di più, farmaci costosi come emoderivati, antitumorali e chemioterapici, motivo per cui prende corpo l’ipotesi di mercati illegali per il commercio di prodotti ospedalieri. In Italia questa tipologia di farmaci non viene distribuita se non a titolo gratuito presso le strutture ospedaliere, dunque la pista della ricettazione riguarderebbe i mercati esteri ed il «riciclo» dei farmaci con etichette diverse. Un bacino di mercato nero che viene alimentato dai furti realizzati negli ospedali e che mette a rischio, cosa ancora più grave, l’assistenza sanitaria a cui gli ammalati hanno diritto. (Melina Chiapparino – Il Mattino)

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