Salerno testa di maiale davanti casa intimidazione al sindaco De Luca e lui scherza "Meglio un babà"

Più informazioni su

Sotto aggiornamenti.  SALERNO  gesto intimidatorio ai danni del sindaco Vincenzo De Luca. Intorno alle 20, nell’ingresso del palazzo di via Lanzalone, una testa di maiale mozzata è stata scoperta nell’androne dell’edificio dove risiede il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca.

La testa era stata poggiata sopra le cassette delle lettere. De Luca, esponente del Pd, ricopre anche la carica di viceministro nel governo Letta. Sul posto la polizia, la Digos e la Scientifica per i rilievi del caso.

La zona è presidiata da telecamere i cui nastri, ora verranno visionati dagli inquirenti. Nessun commento sull’accaduto e nessuna pista è da escludere. 
Foto da Facebook di Ciro Pecoraro

IL MATTINO IL GIORNO DOPO

Una testa di maiale con un limone in bocca è stata trovata ieri sera intorno alle 21 sulla cassetta della posta dell’abitazione salernitana del sindaco-viceministro ai trasporti Vincenzo De Luca – così scrive il giorno dopo Il Mattino di Napoli quotidiano della Campania a firma di Petronilla Carillo e Umberto Adinolfi – . Si tratta – secondo una prima ricostruzione della Digos della Questura di Salerno – di una testa di maiale del tipo di quelle usate dai venditori di “pere e o’ musso” sui loro motocarri. La scoperta è stata fatta da alcuni inquilini del palazzo dove abita il sindaco che hanno avvisato la polizia. Nell’iconografia criminale la testa di maiale è usata per minacciare una persona, la Digos sta esaminando con cautela la vicenda e non esclude l’avvertimento. Tre giorni fa un’altra testa di maiale era stata trovata nei pressi dell’abitazione dell’ex sindaco di Battipaglia, Giovanni Santomauro. 
I due episodi, avvenuti in tempi così vicini, fanno alzare il livello di guardia delle forze dell’ordine. La polizia scientifica ha delimitato l’ingresso del palazzo e ha cominciato l’esame dei reperti biologici e la ricerca di eventuali impronte digitali. De Luca al momento del ritrovamento non era in casa.
L’episodio-choc matura nel giorno in cui il sindaco era alle prese con decisioni cruciali. De Luca prepara la lettera di dimissioni da viceministro «senza deleghe» per evitare le trappole dell’Antitrust e delle mozioni di sfiducia. Sembra ormai giunto al suo epilogo l’impegno romano del sindaco all’indomani del botta e risposta con il premier Letta sulla mancata attribuzione delle deleghe ministeriali. La lettera al vetriolo, inviata l’altro ieri, dal primo cittadino rappresenta l’ultima tessera del puzzle chiamato dimissioni. Dimissioni e non altro. De Luca non accetterebbe mai di finire la sua esperienza al ministero delle infrastrutture in seguito alle decisioni che adotterà il Garante della concorrenza e del mercato sul presunto conflitto d’interesse o anche alle mozioni di sfiducia promosse dal Pdl e dal Movimento 5 Stelle per il suo doppio incarico di sindaco e viceministro.
Meglio andarsene prima, magari sbattendo la porta e «denunciando» l’ostruzionismo ed il «fuoco amico» all’interno del Pd e dello stesso ministero. Dopo un lunedì di fuoco, ieri mattina di buon’ora De Luca è volato a Roma. Rumors provenienti dalla capitale confermano una serie di incontri – già calendarizzati – ma anche alcune telefonate per cercare di portare a Salerno qualche altro risultato importante ancora in bilico, come lo sblocco dei fondi per la Cittadella giudiziaria. Dicono i bene informati che De Luca ha già abbozzato la lettera di dimissioni irrevocabili da viceministro. Sulla sua scrivania romana ci sarebbero alcuni fogli vergati a mano con la sua inseparabile stilografica Aurora. 
La domanda è una sola: quando accadrà tutto ciò? Tra i fedelissimi circola con insistenza la voce secondo cui tutto potrebbe avvenire entro il prossimo 30 novembre, termine entro il quale l’Antitrust consegnerà la propria relazione alle Camere, chiedendo un provvedimento che «elimini» il conflitto d’interessi. Gli «indiscreti» romani ribadiscono come la nota di De Luca di lunedì scorso abbia impresso una decisa accelerazione verso un esito ormai ineludibile. Da Palazzo Chigi non giunge alcun ulteriore commento sulla vicenda, sintomo evidente che il premier Enrico Letta non sia assolutamente toccato dalle lamentele di De Luca, anche per le concomitanti fibrillazioni interne al suo esecutivo rispetto al voto sulla legge di stabilità. Insomma il destino di Vincenzo De Luca viceministro sembra ormai scritto Petronilla Carillo

LE REAZIONI

L’ironia del sindaco. «Grazie per il vostro affetto. Sono grato per l’attenzione gastronomica. Trattasi, tuttavia, di un genere un pò pesante… Per le feste, cortesemente, ci si orienti su babà e zeppoline». Così su Facebook il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, commenta il ritrovamento, ieri sera, di una testa mozzata di maiale nell’androne del suo palazzo.

Le indagini. Indagini serrate della Polizia per identificare l’uomo che ieri sera intorno alle 20 ha deposto sulla cassetta della posta nell’androne del palazzo di via Lanzalone, dove abita il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, una testa di maiale mozzata con un limone in bocca – scrive La Città di Salerno – . Gli agenti della Digos di Salerno, diretti dal vice questore Luigi Amato, stanno visionando le immagini dell’impianto di videosorveglianza del quartiere Carmine. Al momento dagli investigatori non trapela alcuna indiscrezione.

Le reazioni. È un coro di indignazione unanime quello che si diffonde e prende voce sul web, utilizzando prima di tutti il social network di Facebook. Roberto Celano di Fratelli d’Italia esprime «profonda e sincera solidarietà nei confronti del sindaco De Luca per il macabro e vergognoso atto intimidatorio di cui è stato vittima». «Solidarietà a De Luca per il grave gesto intimidatorio subito» è stata manifestata anche dal consigliere provinciale Salvatore Memoli. Condanna del gesto e solidarietà al destinatario la esprimono anche molti post sulla pagina facebook dei “Figli delle chiancarelle”. Da segnalare che, da pochi giorni, è attivo su facebook un gruppo denominato “Chiancarelle, no grazie. Si alla Salerno del futuro”. «Esprimo solidarietà al Sindaco di Salerno e Vice Ministro Vincenzo De Luca per il grave atto intimidatorio che ha subito. Confidiamo nel lavoro delle Forze dell’Ordine affinché gli autori di questo vile atto vengano individuati e puniti. Le diverse visioni politiche non possono sfociare mai in queste azioni che debbono trovare unanime condanna», ha invece postato il presidente della Provincia, Antonio Iannone. Nicola Landolfi, segretario provinciale del Pd, ha commentato così l’accaduto: «Mi pare davvero sconcertante il macabro episodio di stasera ai danni di Vincenzo De Luca. Salerno è sotto attacco, non una sua parte. La storia di una citta gattoparda, mutata in città bella e sicura, è la storia che qualcuno vuole fare finire. Chi scrive, si moderi. Chi è lo Stato, vigili sulle persone perbene». Il cocordinatore cittadino di Forza Italia, Antonio Roscia, in una nota stampa, scrive: «Spero che si tratti solo di una bravata e nulla di più. Tuttavia va al sindaco De Luca tutta la solidarietà mia personale e di Forza Italia per il vile gesto intimidatorio. Salerno è città civile e saprà reagire compatta e senza divisioni contro ogni forma di greve aggressione alle Istituzioni . Oggi siamo tutti con De Luca , in un unico muro salernitano , contro ogni forma di minaccia mafiosa o di aggressione alla democrazia». Il presidente della Commissione Trasparenza Salvatore Gagliano ed il vice presidente del Consiglio Alessandro Ferrara che hanno dichiarato: «Esprimiamo sincera solidarietà e vicinanza al Sindaco Vincenzo De Luca per l’increscioso episodio di cui è stato vittima nella serata di ieri. Pensare che nella nostra città possano accadere episodi del genere è un qualcosa di inaccettabile. Il nostro auspicio è che presto le autorità di Polizia possano, con la solita solerzia e professionalità, individuare i responsabili di un tale ignobile atto». Il presidente della commissione regionale anticamorra Gianfranco Valiante: «Il grave atto di intimidazione, di  stampo camorristico, consumato nei confronti del vice ministro e sindaco Vincenzo De Luca colpisce indubbiamente oltre che il primo cittadino, attorno a cui noi come tutta la città ci stringiamo, tutta la comunità di Salerno, tenuta finora, non senza grandissima fatica comune, fuori da implicazioni ed appetiti della criminalità organizzata. Salerno non è abituata a simili episodi inquietanti che, ritengo, possano essere anche effetto – lo scopriranno poi Digos e Polizia –  di un complesso clima di avvelenamento generale che pervade da qualche tempo la città». Il deputato e segretario regionale del Pd Campania Enzo Amendola: «Solidarietà a Vincenzo De Luca per le vili intimidazioni subite. A nome dei democratici campani, mi sento di condannare fermamente la violenza e le modalità con le quale si è cercato di minacciare il viceministro e sindaco di Salerno. Ripongo fiducia nel lavoro degli inquirenti che sono sicuro in breve tempo individueranno i responsabili e capiranno i motivi di questo gesto».


Più informazioni su

Commenti

Translate »