TRIPLO VIDAL, PRIMA VITTORIA IN CHAMPIONS PER LA JUVENTUS 3-1 AL COPENAGHEN

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    Una tripletta del centrocampista cileno regala ai bianconeri la prima vittoria stagionale in Europa. Per i danesi il momentaneo 1-1 dell’ex Mellberg. A Istanbul basterà un pareggio agli uomini di Conte per qualificarsi agli ottavi.Formazione annunciata, con Caceres a sostituire Barzagli e Padoin schierato a destra. Ancora Marchisio escluso dal centrocampo. Pochi minuti e Pogba divora subito la prima occasione per eccesso di sicurezza. Tevez lo segue per difetto di precisione. Davanti Llorente cerca sempre la sponda immediata per l’argentino, se provasse a controllare il pallone prima forse troverebbe anche lo spazio per concludere. Vidal parte col freno a mano tirato, la diffida pende pesante sulla sua testa. Ma il cileno reagisce duramente a un contrasto a centrocampo e rischia il giallo che gli negherebbe il Galatasaray. Copenaghen come previsto: area di rigore blindata e tentativi di farsi pericoloso solo sui calci piazzati, Wiland, l’eroe danese dell’andata, perde tempo già al quarto d’ora. Ma stavolta la sua porta non resterà inviolata a lungo. È poco prima della mezz’ora la Juve passa. Il ringraziamento è tutto per il capitano danese Jacobsen che, nel tentativo di evitare che il lancio di Pirlo finisca tra i piedi di Pogba, non riesce ad inventare niente di meglio di un imbarazzante bagher da pallavolista: giallo e rigore impossibile da non concedere, Vidal scaraventa in rete e si va a prendere la gloria sotto la curva. Danesi sotto e costretti a sporgersi dal balcone della loro metà campo: Sigurdsson stende Llorente per evitare un contropiede bianconero: giallo anche per l’islandese. Due punizioni di Pirlo, una alta e l’altra centrale per Wiland, portano all’intervallo. Nei primi minuti della ripresa l’emozione non arriva da Torino ma da Madrid, con il secondo vantaggio Real. Bonucci si prende gli applausi per una scivolata vincente su Toutouh, la Juve sembra in totale controllo del match. E invece si becca il pareggio, pasticciando in area in maniera imbarazzante sugli sviluppi di una rimessa laterale e permettendo all’ex Mellberg di girare in porta al volo da pochi metri all’undicesimo. Lo stesso Mellberg placca Llorente in area e non contento lo falcia all’altezza del dischetto. Solo giallo per lo svedese e dal dischetto ancora Vidal: stesso angolo e stesso epilogo, aggrappata alla cresta di Re Arturo la Juve scaccia via tutte le paure e si riporta davanti. Ma non è ancora finita. Due minuti dopo Pogba suggerisce accarezzando il cross, il cileno sale in cielo e prende per mano la Vecchia Signora, portandola alla vittoria: colpo di testa ad incrociare e pallone che si accomoda docile in rete per la terza volta. Due gol avanti regalano sicurezza, anche se in un paio di occasioni la Juve balla ancora, sempre quando il pallone arriva alto in area. Conte ricorda a Vidal che è diffidato, fa entrare Marchisio per Padoin, regala uno spezzone di 10′ al rientrante Vucinic e infine concede la standing ovation a Re Artù, osannato dallo stadio per un tris che lo affianca anche ai grandissimi della storia bianconera.

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