Lettera al presidente della conferenza dei sindaci della costa d´amalfi

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    Al sig. dott. Antonio Della Pietra Presidente della Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi La presente per segnalarLe lo stato di disagio in cui versa la sanità in Costa d’Amalfi. Come Lei certamente sa, il Distretto 63 comprende Cava dei Tirreni e le città della Costa, e, altrettanto certamente, conosce le particolarità geomorfologiche del nostro territorio. La normativa nazionale, regionale e, non ultimo, il recente atto aziendale del direttore generale dell’ASL Salerno, riconoscono la necessità e l’importanza dell’integrazione ospedale-territorio. L’inconveniente, non trascurabile, è che i bisogni del territorio non ricevono adeguata considerazione. Le sottopongo, al riguardo, alcune criticità:  Gli ambulatori distrettuali sono stati drasticamente ridotti nel personale.  Manca il nefrologo, presenza necessaria per pazienti non deambulanti, costretti a recarsi a Nocera Inferiore per una semplice prescrizione di Eritropoietina;  Manca lo pneumologo, insostituibile per broncopneumopatici in ossigenoterapia domiciliare a lungo termine  L’assistenza domiciliare integrata è stata ridimensionata in risorse e personale. Lei deve sapere che l’ADI è uno strumento indispensabile per un’assistenza puntuale sul territorio: l’ADI svolge, a domicilio dei pazienti fragili, prestazioni che, altrimenti, dovrebbero essere praticati a livello ospedaliero, con un maggiore costo da parte del SSN. Si tratta di un approccio plurisettoriale e pluriparametrico, che coinvolge l’assistente sociale, l’infermiere, il fisioterapista, il medico di medicina generale, diverse branche specialistiche- oncologo, chirurgo, nutrizionista, cardiologo, anestesista. Pensi che, attualmente, non vi è la possibilità di praticare, a letto del paziente, un accesso venoso centrale per la nutrizione parenterale o l’inserzione di un sondino naso gastrico per l’alimentazione enterale o il semplice debridement di una piaga da decubito. E tutto ciò per l’assenza e/o l’indisponibilità di professionalità adeguate e a scapito della tutela della salute. E’ in altre parole l’integrazione ospedale-territorio, di cui tanto si blatera in teoria, ma per nulla agita nella pratica.  Altro punto di criticità è il presidio di Pronto Soccorso di Castiglione di Ravello, che svolge un ruolo ineliminabile nel settore dell’emergenza-urgenza. Ebbene, quella struttura potrebbe essere sede di day-hospital e day-surgery: si potrebbero effettuare utili prestazioni diagnostiche- centro antidiabetico, monitoraggio della pressione arteriosa ed ECG, endoscopia digestiva, gestione a distanza dei pazienti con strumenti di tele diagnostica, prevenzione del cancro della mammella e colo-retto, nonchè terapeutiche-piccola chirurgia generale e oculistica. Tutto ciò premesso, l’impressione che se ne ricava è di una sanità in Costa d’Amalfi affidata alla generosità e abnegazione delle poche professionalità esistenti, prive di un supporto delle alte sfere sanitarie e amministrative: un quadro, ne converrà, desolante, se non di progressivo degrado. La condizione attuale, me lo consenta, è frutto di una disattenzione grave, oserei dire pressapochismo, da parte del ceto politico e istituzionale, che amministra i paesi della Costa, alle problematiche sanitarie. E Lei sa bene che i sindaci rappresentano l’autorità sanitaria del governo e, in quanto tali, sono obbligati a esercitare i loro poteri, non solo con le promesse e la presenza testimoniale, ma facendosi parte attiva e fattiva nel cambiare le cose. Mi consenta di ricordarLe che la produttività e la redditività hanno un valore residuale, quando si ha a che fare con un diritto inalienabile del cittadino malato, priorità che non si può soffocare in nome di risparmi di spesa, che anzi dovrebbero colpire altri settori della pubblica amministrazione. A Lei, nella Sua qualità di presidente della conferenza dei sindaci, chiedo, sicuro in ciò di interpretare il pensiero degli altri colleghi di medicina generale e di tutti gli operatori della Costa, di attivarsi ,di concerto con gli altri sindaci, nel porre con forza i diritti e i bisogni di un territorio particolare come la Costa d’Amalfi all’attenzione del direttore generale dell’ASL Salerno. Cordialmente Francesco Amato Maiori, 24 novembre 2013

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