Sorrento. Libero Mattia Amitrano, l´aggressore di Donato Sarno, ecco perchè. Intervista all’Avv. Luigi Alfano – VIDEO

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ESCLUSIVA POSITANONEWS – Sorrento. Ferma condanna per l’aggressione subita dal funzionario Donato Sarno. Dalla redazione di Positanonews in penisola sorrentina e costiera amalfitana (Donato Sarno è originario di Maiori) molti si chiedono come sia stato possibile scarcerare l’aggressore Mattia Amitrano. Dovere della stampa è cercare di far luce su tutto. Dall’inviato di Positano News Nicola Albertoni l’intervista all’avvocato Luigi Alfano, difensore di Amitrano: “Questo governo ed i giudici dovrebbero dare più ascolto e comprensione alla situazione difficile che tanti giovani disagiati oggigiorno vivono”. Così l’Avv. Alfano conclude la sua breve intervista con Positano News realtivamente alla scarcerazione avvenuta nella giornata di ieri di Mattia Amitrano, accusato del reato di tentato omicidio ai danni di Donato Sarno, dirigente comunale dell’Ufficio Patrimonio di Sorrento. L’aggressione è stata perpetrata mentre il dirigente era al lavoro nella sede distaccata del Conservatorio di Santa Maria delle Grazie. Secondo la tesi dell’accusa Mattia Amitrano avrebbe aggredito il dirigente con la premeditata volontà di commettere un omicidio, colpendolo ad una mano ed alla testa con un coltello ed una bottiglia rotta. Mattia Amitrano nella precedente amministrazione Fiorentino aveva la gestione di un parcheggio. Il movente secondo l’accusa pare fosse proprio un’esclusione da un appalto di un parcheggio da 50.000 euro, in quanto sembra che il Comune vanti ingenti crediti nei suoi confronti. Mattia Amitrano è stato arrestato e condotto in carcere sulla base di esigenze di custodia cautelare. Nella giornata di ieri, all’udienza di convalida dell’arresto, l’Avv. Alfano ha ottenuto la scarcerazione dell’accusato ed il suo trasferimento agli arresti domiciliari. Sui motivi di merito che hanno sostanziato la scarcerazione di Mattia Amitrano così si esprime l’Avv. Luigi Alfano: ”Il principale motivo di merito è che non sussiste il dolo necessario per la fattispecie tentato omicidio; perché si abbia tentato omicidio é necessario il dolo”. Chiediamo all’avvocato: quanto al regime della prova quali sono gli elementi di fatto che hanno indotto i Carabinieri a formulare l’accusa di tentato omicidio? L’Avv. Alfano risponde: “I Carabinieri hanno trovato il mio assistito in possesso di una busta contenente un coltello ma ciò non è sufficiente a provare la premeditazione”. Non solo ma, aggiunge l’Avv. Alfano, Mattia Amitrano versa in condizioni fisiche e psichiche che sono totalmente incompatibili col regime carcerario, è un giovane che davvero vive una condizione critica sotto il profilo psicologico ed anche fisico tale da giustificare pienamente il suo trasferimento agli arresti domiciliari”. Aggiunge ancora l’Avv. Alfano: “Quello che ho ottenuto io in quest’udienza di convalida è un assoluto, mai si è verificato di un soggetto accusato di tentato omicidio di essere trasferito dal regime carcerario agli arresti domiciliari”. Alchè replichiamo: “Lei ritiene che in questo caso è stata messa in discussione la validità delle ragioni che presiedono al principio del giusto processo?”, Su ciò l’avvocato risponde con un fermo “Sì”, ma ciò su cui insiste l’Avv. Alfano, scandendo le parole, sono proprio le tante difficoltà ed il disagio in cui vivono i giovani di oggi; a ciò, dice l’avvocato, il governo ed i giudici dovrebbero prestare molta più attenzione.

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