L´AVELLINO SCONFITTO A SIENA PER 3-0.RASTELLI POLEMICO CON L´ARBITRO – HA CONDIZIONATO IL MATCH

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La sconfitta dell’Avellino in terra toscana fa rumore, non tanto perché arrivata sul campo di una squadra comunque attrezzata, quanto invece per le proporzioni del risultato. Il 3-0 finale desta meraviglia per i numeri stessi dell’Avellino. Prima di Siena, infatti, la squadra di Rastelli aveva subito 5 gol in 8 gare di campionato. Non solo: la difesa non aveva mai incassato più di una rete a partita, restando imbattuta in tre occasioni, sempre al Partenio, contro Ternana, Empoli e Bari. Fuori casa aveva preso gol a Latina, a Lanciano e a Pescara. Nella trasferta di Siena, l’Avellino ha subito gli stessi gol di quelli incassati nelle tre precedenti trasferte, senza peraltro segnare. Il saldo complessivo è una differenza reti pari (otto gol fatti, otto gol subiti).

L’Avellino si conferma a due facce, andando a perdere 3-0 sul campo del Siena che, senza il -5 di penalizzazione, sarebbe quarto in classifica. Solo due dei 15 punti irpini sono arrivati lontano dal Partenio: per i bianconeri è il primo successo in campionato con l’Avellino. Colpa di alcuni rigori chiesti e non dati, di troppe occasioni sbagliate, dell’essersi spenti sul 2-0 con 45 minuti ancora da giocare, ma soprattutto delle troppe palle gol concesse da una difesa ballerina messa alla berlina da un centrocampo inconsistente, che non ha onorato il migliaio di tifosi biancoverdi arrivati a Siena. Imperdonabile contro il miglior attacco del campionato, che ha segnato tre gol a una squadra che fin qui ne aveva subiti cinque in tutto (seconda solo al Lanciano). 
Rastelli, però, non ci sta e al termine della gara accusa l’arbitro: «Ho rivisto gli episodi sospetti, ne sono tanti ed hanno condizionato l’esito del match, a partire dal netto fallo di mano in area all’inizio per poi proseguire con il fallo subito da Castaldo. Il difensore del Siena doveva essere espulso». Fabbro alla fine ce l’ha fatta nonostante i dubbi della vigilia per i problemi all’adduttore destro, ma restano le assenze di Abero e Peccarisi per infortunio, e di Zappacosta, fuori con l’Under 21: al suo posto sulla sinistra De Vito. Oltre a Scapuzzi al posto di Giannetti, il Siena punta a centrocampo su Vergassola e Giacomazzi. Proprio i diversi centrocampisti e lo scarso filtro che fanno (ma il Siena gioca a tre, l’Avellino a cinque…) lasciano che da entrambe le parti gli attaccanti arrivino in area con facilità. Non si segna solo per alcuni miracoli di Terracciano, per errori sotto porta e per rigori non dati dall’arbitro Chiffi che lascia correre molto. Da subito, perché già dopo due minuti l’Avellino invoca il penalty per una mano in area di Grillo. Al 10’ è il Siena a reclamarlo per un intervento di Fabbro su Paolucci: un braccio sulla spalla. E al 14’ è Castaldo a protestare per una trattenuta in area di Grillo. Soncin è il più brillante per gli irpini, ma la facilità ad arrivare alla trequarti moltiplica le occasioni del Siena: al 19’ un traversone dalla sinistra di Rosina non trova la deviazione di Scapuzzi, alla mezz’ora ancora Rosina si accentra per una botta dai 20 metri poco sopra la traversa. Nel frattempo è Terracciano che fa tre miracoli in un’azione, respingendo i tiri a raffica di Scapuzzi, Rosina e Pulzetti. Quando l’Avellino rialza la testa (34’), con Castaldo a conquistarsi su una leggerezza di Dellafiore fuori area una punizione (con ammonizione), poi tirata da Schiavon e salvata in angolo da Farelli, ecco il gol dei toscani. Al 37’ è Giacomazzi a raccogliere una ribattuta svirgolata da Massimo al limite dell’area, dove si fionda l’argentino, con una botta nell’angolino alla sinistra di Terracciano. Soncin comincia la ripresa con un gol annullato per fuorigioco su una ribattuta corta di Farelli. 
Ma è un attimo: Rosina entra in area sulla sinistra e reclama un rigore, poi al 4’ dalla trequarti punta Fabbro, lo attacca, si allarga a destra e spara il diagonale del 2-0 che buca Terracciano. All’8’ proprio Fabbro si butta in area su un contatto con Farelli, ma è forse l’ultimo sussulto, insieme con un colpo di testa a lato di Soncin, poco prima di essere sostituito. Terracciano sventa in angolo un tiro di Paolucci messo davanti alla porta da Vergassola e Pulzetti sbaglia una facile girata su pressione di Dia. Sono le premesse per il 3-0 che arriva al 36’ in campo aperto, con Valiani che serve sulla destra Rosina, che insacca la doppietta prima di immolarsi ai crampi. Gli episodi hanno penalizzato il primo tempo dell’Avellino, che però nella ripresa si è penalizzato da solo.

                                                       Le Pagelle

6,5 Terracciano 

Fa miracoli, anche tre in un’azione, pur di salvare la baracca. Poco protetto. 

5,5 Izzo
Prova a essere intraprendente, ma la difesa fa acqua.

4,5Fabbro
I problemi all’adduttore forse lo condizionano. Va male al centro della difesa.

5 Pisacane
È sul suo lato che il Siena affonda fatalmente quando Rosina ricorda di essere un grande. 

5,5 Bittante
Sulla fascia non aiuta né la difesa né l’attacco. La squadra si appoggia poco su di lui. 

5,5 D’Angelo
Ci prova anche con le cattive ma opera in un reparto completamente inconsistente.

5 Massimo
Sfortunato, sua la svirgolata decisiva che regala la palla dell’1-0 a Giacomazzi. 

5,5 Schiavon
Si mangia un gol al primo minuto e spara anche una buona punizione con cui prova a scaldare le mani dell’incerto Farelli. 

5 De Vito 
Il giudizio lo dà Rastelli quando fa di lui il primo sostituito della partita sul 2-0. 

6,5 Soncin
Tutto passa dai suoi piedi, corre per buona parte del fronte d’attacco e crea per sé e per i compagni. È il più pericoloso.

6 Castaldo
Parte bene, reclama due rigori ma poi finisce per lamentarsi sempre. 

6 Dia Pape
Trasmette energia, anzi alla fine si dimostra anche troppo veemente. 

6 Herrera
Si nota pur non facendo niente di eccezionale.

fonte:ilmattino                 

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