Faito, gli operatori non pagheranno la Tares. «Ora parte il piano rilancio per l’oasi verde»

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Il comune di Vico Equense tende la mano agli operatori commerciali del Faito approvando in bilancio l’esenzione del pagamento della Tares per tutto il 2013. «L’esenzione non sarà a carico degli utenti tares e quindi pagata sul conto della Igiene Urbana – spiega l’assessore Antonio Di Martino – ma, in conformità alla legge, sarà utilizzato un’apposita posta di bilancio con risorse derivate dalla fiscalità generale in quanto evitare la desertificazione commerciale del Villaggio Monte Faito è evidente e palese prevalente interesse pubblico di tutta la comunità di Vico Equense». Queste le parole del rappresentante della giunta Cinque che, come già prospettato nel mese di agosto durante una riunione con gli operatori del Faito, ha portato all’attenzione del consiglio comunale le difficoltà dei residenti del Faito. Era il 7 agosto quando in un documento di tre pagine l’assessore Di Martino, assieme ad otto esercenti, stilò una relazione nella quale si evidenziavano le difficoltà per chi vive la montagna e per chi ancora riesce ad offrire un servizio ai turisti. Tra i punti messi in calendario c’era il problema del randagismo, la presenza di cavalli in strada, l’assenza di contenitori per i rifiuti, l’assenza di uomini in divisa e la scarsa illuminazione. L’amministrazione guidata dal sindaco Gennaro Cinque nello stesso documento evidenziava le cause che avrebbero potuto portare alla morte del villaggio del Monte Faito ovvero disagi nei trasporti, mancato funzionamento della Funivia, inagibilità delle strade. In questi giorni è arrivato il sì definitivo a quanto si era prospettato al tavolo con gli operatori del Faito. È il primo passo per il rilancio della montagna che dal rapimento di Angela Celentano sta vivendo anni bui di abbandono sia da parte delle istituzioni sia da parte dei turisti che arrivano sempre meno. «Inoltre – conclude l’assessore Di Martino – mi corre la necessità di impegnare l’amministrazione ed il consiglio comunale, a norma invariata, per il 2014, di utilizzare la posta in bilancio per le agevolazioni e esenzioni non a carico Tares, adesso impegnato per salvare il commercio e la ricettività del Faito, per attenuare le tariffe troppo alte, per incentivare l’auto compostaggio sia domestico che con apposite macchine a ciclo breve tipicamente per i ristoranti e simili, e in ultimo ma non per ultimo, per venire incontro alle utenze domestiche con benefit e sistemi premianti che incidano sulla tariffa a favore dei cittadini». (Metropolis)

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