Salerno il sindaco De Luca contro Report Iene e il Fatto Quotidiano – I VIDEO

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Salerno il sindaco  Vincenzo De Luca contro Report e il Fatto Quotidiano pubblica video su Face Book. Un assalto mediatico contro il sindaco PD che ambisce alla poltrona di Governatore della Campania e che è viceministro ai Lavori Pubblici senza delega, ma , come contestano i media, mantiene contemporaneamente la carica di sindaco, un doppio incarico contestato che vede il sindaco furibondo contro i giornali che si difende a suon di video su you tube e face book Report? «Un trasmissione che porta sfiga» contro la quale «ho un corno di corallo grande quanto un obelisco». Il giornalista che l’ha intervistato? «Un uomo dall’etnia incerta che mi ha fatto capire la natura superiore dei quadrupedi». Sono alcuni dei commenti che De Luca ha affidato alla trasmissione “La Zanzara” di cui è stato ospite ieri sera. Il primo cittadino non ha risparmiato frecciate anche nei confronti de “Le Iene”, rei di aver fatto irruzione nel corso della processione di San Matteo. «Non sono iene ma sorci». Nel corso della trasmissione De Luca ha ribadito la sua volontà a non dimettersi da nessuna delle due cariche anche perché «fino a 24 ore prima della mia nomina la legge consentiva il doppio incarico». Tuttavia resta il difficile rapporto con il suo ministro di riferimento, Lupi. « Gli ho telefonato per esprimergli la mia solidarietà – ha detto – ma ribadisco il dissenso radicale per le scelte del ministero.Io sono la persona meno adatta a fare l’attività di subalterno». E a Cruciani che gli ha chiesto se si è scusato per averlo paragonato alla figlia di Fantozzi, ha risposto: «Non devo chiedere scusa per la realtà. E’ la verità. Apparteniamo agli infelici sia io che lui». Insomma un vero e proprio show, quello che è seguito alla puntata di lunedì di Report: la ripresa dalle telecamere del Comune, è stata pubblicata sul sito del nostro quotidiano (www.lacittadisalerno.it): in sintesi, la versione integrale del battibecco che ha scatenato moltissime reazioni. A partire dal centrodestra. Per il consigliere comunale Raffaele Adinolfi, «Salerno non merita di essere presa per i fondelli». De Luca deve scegliere e subito: o sindaco o viceministro, dichiarando chiusa una stagione «autoritaria e dispotica». «Il viceministro fantasma – gli fa eco Roberto Celano di FdI- ha impartito lezioni di immodestia e di arroganza, dando quasi l’impressione di una sorta di consapevolezza di impunità». Invita invece la magistratura a ficcare il naso sul capitolo Fronte del mare, l’esponente dei Verdi Flavio Boccia. 

L’atto finale della querelle tra il sindaco-viceministro Vincenzo De Luca e la trasmissione Report condotta da Milena Gabanelli è andato in onda  In prima serata scrive il Corriere del Mezzogiorno . Con l’inviato Bernardo Iovene che ha confezionato un servizio su Salerno e sull’incompatibilità di De Luca. Concluso da un commento caustico della Gabanelli: «Il suo ragionamento è perché devo smettere di fare il sindaco quando come viceministro non ho le deleghe e così tutte le settimane va a Roma in pellegrinaggio volontario». Poi in mattinata De Luca, sul suo profilo Facebook, ha postato il video ripreso dalle telecamere del Comune: «Quello che Report non ha fatto vedere. Estratto dell’intervista che, nonostante la domanda del giornalista, non è stato inserito nel montaggio finale». Poi, ieri sera, intervenendo alla trasmissione radiofonica «La Zanzara», il sindaco si è scagliato contro la trasmissione «che porta sfiga, ho un corno di corallo quanto un obelisco» ha detto il sindaco di Salerno. Che poi ha accusato Iovene: «Un uomo dall’etnia incerta che mi ha fatto capire la natura superiore dei quadrupedi».

 

Ecco il testo di alcuni passaggi nevralgici del servizio nel quale compaiono anche altre persone oltre a De Luca e l’inviato di Report:
Iovene: «Il Ministro delle infrastrutture è Maurizio Lupi, viceministro Vincenzo De Luca sindaco di Salerno. Secondo la legge De Luca si deve dimettere, ma lui non ne vuole sapere nella sua città ha autorizzato nonostante tante polemiche, la costruzione del Crescent, 120 appartamenti privati proprio sul lungomare, davanti una piazza pubblica sopraelevata con sotto un parcheggio. Parte della piazza è già crollata, ed è stata messa sotto sequestro. Praticamente quei palazzi che ci sono dietro…»
Andrea Cioffi (senatore M5S): «Sono scomparsi». 
Iovene: «Prima vedevano il mare davanti?» 
Cioffi: «Prima avevano il mare e ora sono scomparsi divorati da questa incredibile colata di cemento, questo palazzo lungo 300metri e alto 30, un vero mastodonte». 
Iovene: «Su questa costruzione pesano 24 ricorsi. Il più importante è quello che riguarda l’autorizzazione da parte della soprintendenza al paesaggio. La norma dice che se non rispondi entro 30 giorni c’è l’assenso. Era agosto e alla soprintendenza erano in ferie. 
Oreste Agosto (avvocato Italia Nostra): «La sopraintendenza non deve prendere le ferie, c’erano le ferie e quindi non ha controllato. Quindi quel mostro è senza autorizzazione paesaggistica». 
Iovene: «Era determinante questo parere?»
Pierluigi Morena, (avvocato Comitato No Crescent): «Assolutamente determinante, un parere negativo avrebbe bloccato l’opera, o meglio non avrebbe consentito alcuna edificazione». 
Iovene: «De Luca è sindaco di Salerno ed è al quarto mandato, di fatto gestisce gli affari della città da 20 anni, e ogni venerdì risponde alle critiche con dei monologhi su una tv privata. E ne ha anche per i giornalisti».
Vincenzo De Luca (registrazione di una trasmissione su Lira Tv): «Ci sono gli sfessati, gli sfrantummati e gli sciammannati, ci sono settori ormai nel mondo dell’informazione che hanno raggiunto lo stadio di sciammanateria».
Iovene: «Non so se sono sfessato o sciammannato, ma il primo incontro è stato burrascoso: non ci siamo capiti sull’inizio dell’intervista». 
De Luca (un fuori onda): «Ma dite quello che volete, ma dite quello che volete». 
Iovene: «Noi quello che diciamo è sempre documentato».
De Luca: «No a voi di documentare non ve ne fotte o non ve ne fate niente».
Iovene: «Lei probabilmente non è abituato a parlare con la stampa… è abituato a fare solo i comizi». 
De Luca: «No, sono abituato a parlare con le persone perbene».
Iovene: «Lei è abituato a fare i comizi».
De Luca: «Lei è abituato a parlare con i cialtroni, io sono abituato a parlare con le persone corrette, le ho chiesto semplicemente quando comincia l’intervista, punto. Non c’è stato».
Iovene: «La vuole fare l’intervista o no?»
De Luca: «Io voglio fare l’intervista con le persone corrette e siccome lei non è corretto io con lei non voglio fare interviste». 

IL BIS
Iovene
 (fuori campo): «Poi calmate le acque dopo qualche settimana ci siamo rivisti». 
De Luca: «Faccio fatica a capire una battaglia ambientalista in un’area che era totalmente degradata, vi faccio vedere le immagini». 
Iovene: «Va bene se alziamo edifici di quelle dimensioni in ogni area degradata, si possono anche ripulire le aree senza costruire edifici che vengono considerati mostri da queste associazioni». 
De Luca: «Con questa logica non avremmo realizzato Palazzo Reale a piazza del Plebiscito».
Iovene: «Ha un impatto forte a livello di paesaggio questo grande edificio, no?»
De Luca: «Si per me ha un impatto meraviglioso». 
Iovene: «Questo silenzio assenso che ha dato la sopraintendenza al paesaggio sembra una barzelletta. Ma lei come lo giustifica?» 
De Luca: «Io non lo giustifico, non lo so, è materia che riguarda la sopraintendenza».
Iovene: «Quindi è un problema della soprintendenza?»
De Luca: « Mi pare del tutto evidente». 
Iovene: «Però lei lo ha letto questa cosa qua ”avevamo forti perplessità però nella pausa del mese di agosto siamo stati impediti per dare un parere”, è paradossale?»
De Luca: «Sapesse quante perplessità ho io nella mia vita ma poi bisogna decidere».

LE ECCEZIONI 
Iovene
: «E poi c’è lo spostamento della foce del Fusandola. Il torrente arrivava diritto a mare adesso ci arriva con 2 curve a gomito. La vecchia foce nel 54 dopo un’esondazione, era stata ampliata e rifatti gli argini. Lei l’ha visto questo documento? È l’agenzia del demanio che dice.. (mostra il documento che conferma che non c’era autorizzazione a costruire; ndr).»
De Luca: «Lo porti anche lei alla Procure della Repubblica in modo che rientri nel fascicolo del processo che è in corso. Lo porti, lo porti….»
Iovene: «Ma lei esprima un giudizio? No?»
De Luca: «Lo porti al Consiglio di Stato….Ma lei immagina che io vada a vedere il documento del demanio, tutti i documenti».
Iovene: «No, perché sono abusive le opere che si fanno…»
De Luca: «Questo lo dice lei».
Iovene: «No dico che se io costruisco su area del demanio che non è desmanializzata è un’opera abusiva, no?»
De Luca: «Bravo! Siamo d’accordo, solo che chi decide che è abusiva o non abusiva? Né io né lei».
Iovene: «Va bene, però qua c’è un documento, non lo vuole vedere questo documento?»
De Luca: «Quel documento non significa niente».
Iovene: «Lei non lo sa se è desmanializzata o no quell’area?»
De Luca: «Ma lei immagina che il sindaco sappia se la particella x o y di un’area è desmanializzata. Se c’è qualcuno che eccepisce irregolarità si rivolge al Tar o al Consiglio di Stato punto».
Iovene: «Allora è finito il discorso è inutile che ne parliamo».
De Luca: «Discorsi a vuoto è bene non farli».

I CANTIERI
Iovene
: «È curioso però a fronte di tutte queste infrastrutture incompiute che ci sono in città lei poi diventa viceministro alle infrastrutture. Questo ci aveva incuriosito un po’».
De Luca: «Infrastrutture incompiute a Salerno non ce ne sono. I cantieri sono tutti in corso per rallentamenti dovuti al patto di stabilità, crisi finanziaria, imprese fallite».
Iovene: «Però non ce ne è una che possiamo dire questa grande opera iniziata dal sindaco De Luca è terminata e ce l’abbiamo qua oppure è terminata in tempo, per cui uno che viene nominato viceministro deve avere anche un curriculum per dire io ho fatto quest’opera».
De Luca: «Lei conosce qualcuno che abbia fatto di più in Italia nella trasformazione urbana? Me lo presenti. Abbia un po’ di pazienza, manca un anno e mezzo e vedrà finito tutto». 

DOPPIO INCARICO
Iovene: «De Luca conta evidentemente di rimanere ancora sindaco, ma la sua carica con quella di vice ministro per legge è assolutamente incompatibile. Secondo lei è possibile, lei ancora non si dimette siamo a settembre, la carica è completamente incompatibile lo dice la legge, ma perché non si dimette?»
De Luca: «Il consiglio comunale sta valutando e in piena autonomia deciderà ovviamente». 
Iovene: «Sta valutando cosa?»
De Luca: «Sta valutando una procedura di decadenza».
Iovene: «Qui c’è un articolo di legge che parla chiaro, cosa deve valutare? Ha avuto questa nomina non le fanno fare niente, allora opti per fare il sindaco, faccia una cosa fino in fondo, lei invece sta lì e cosa sta aspettando? Perché non si dimette?»
De Luca: «Sto aspettando che nel rispetto della legge si risolva il problema delle deleghe e delle competenze, sto aspettando questo».

QUI IL VIDEO DI REPORT SOTTO QUELLO DEL SINDACO DE LUCA 

 

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