Sant´Agnello. Caso scuolabus. Il sindaco ordina la rimozione della lista dal sito ed interviene con un comunicato stampa

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Il Comune di Sant’Agnello interviene sulla questione della pubblicazione sul sito internet dell’ente municipale della lista dei 229 bambini che usufruiranno del servizio scuolabus che ha scatenato la reazione dei genitori, preoccupati che qualche malintenzionato potesse scaricare tale elenco contenente i dati sensibili dei bambini con nomi, indirizzi, luogo di salita e discesa dallo scuolabus. Il sindaco Piergiorgio Sagristani, nella stessa mattinata di ieri, ha ordinato la rimozione della lista dal sito internet e, in un comunicato stampa diffuso nella giornata di ieri, dichiara: «In riferimento all’uso strumentale fatto da qualche consigliere di minoranza per la pubblicazione sul sito del Comune dell’elenco dei beneficiari del trasporto scolastico è opportuno chiarire i reali termini della questione. Anzitutto, l’elenco pubblicato riguarda una graduatoria stilata dagli uffici sulla base delle richieste pervenute al Comune per l’uso dello scuolabus. E’ stata assicurata evidenza pubblica ai nominativi per consentire a tutti di sapere chi potesse usufruire del servizio. Tale esigenza oggi è venuta meno per la decisione assunta da questa amministrazione di estendere a tutti i richiedenti il trasporto scolastico a prescindere dall’ubicazione dell’abitazione. Pertanto non sussistono più le condizioni per la pubblicazione dell’elenco dei beneficiari. E’ stata già data disposizione agli uffici per la rimozione». Poi Sagristani continua riferendosi all’ex sindaco Orlando, che aveva colto l’occasione per polemizzare contro l’operato di Sagristani e la sua scelta di “eccessiva trasparenza” deòll’esecutivo comunale: «Ciò detto l’ex sindaco e qualche suo caro utilizzano strumentalmente fatti e situazioni come cortina fumogena per coprire il loro imbarazzante ed imbarazzato silenzio sulla mancata pubblicazione delle rispettive condizioni di reddito e patrimonio. Perché non fanno conoscere a tutti i cittadini se e come è cambiata la loro condizione economica da quando fanno politica? Io l’ho fatto, estendendo le informazioni anche ai miei congiunti. Perché loro non lo fanno? Chi non ha nulla da nascondere è trasparente».

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