Sant´Agnello. Indennità, scattano le denunce. Replica di Sagristani, la minoranza ha abbandonato l´aula

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Sotto replica di Sagristani raggiunto da Positanonews. Sant’Agnello, Penisola Sorrentina Sorrento . L’opposizione si scaglia con un durissimo esposto inviato al prefetto di Napoli, Francesco Antonio Musolino, contro il sindaco di Sant’Agnello Piergiorgio Sagristani, il presidente del consiglio comunale Maria De Martino, il segretario comunale Loredana Lattene e i consiglieri comunali di maggioranza Clara Accardi, Antonino Castellano, Pasquale Esposito, Giuseppe Gargiulo, Attilio Massa e Francesco De Angelis. Motivo? La proposta presentata dalla maggioranza di Sagristani e sbarcata nell’ultima seduta di consiglio comunale che prevedeva la richiesta di restituzione dei compensi economici dell’ex sindaco Gian Michele Orlando e dei suoi due ex assessori Pietro Gnarra e Antonino Coppola (tutti e tre adesso attualmente consiglieri comunali di opposizione) per le indennità percepite nel corso del precedente mandato. Non solo, c’è dell’altro. Stando alla proposta della maggioranza, soltanto l’ex sindaco Orlando, Gnarra e Coppola avrebbero dovuto restituire i soldi: nella mozione, infatti, non c’era alcun riferimento per la restituzione degli stipendi per gli altri componenti del vecchio esecutivo Orlando, cioè Giuseppe Gargiulo, Antonino Castellano e Pasquale Esposito, tre big che facevano parte della vecchia giunta e che prima delle elezioni hanno sposato il progetto politico di Sagristani. Sia chiaro, la proposta dell’amministrazione Sagristani è stata ritirata. Con un dietrofront. Ma le polemiche sono infuocate. Un’iniziativa, quella dell’attuale maggioranza, che ha fatto scoppiare la bagarre. Del taglio delle indennità e degli stipendi di giunta e amministratori locali se n’era parlato apertamente in campagna elettorale. Orlando aveva promesso che in caso di elezione lui e i suoi alleati avrebbero restituito i compensi. Discorso differente per Sagristani il quale aveva preannunciato – dopo la vittoria alle amministrative – la volontà di devolvere la propria indennità in beneficenza visto che ancora oggi incassa anche l’indennità da assessore provinciale al turismo mentre al momento gli scudieri del sindaco ancora devono sciogliere le riserve sull’ipotesi di non incassare lo stipendio per la carica in giunta. La mozione della maggioranza nell’ultima seduta di consiglio comunale è stata ritirata. Anche se ciò non cambia la sostanza della querelle. I consiglieri di minoranza Orlando, Gnarra e Coppola contestano l’iniziativa del gruppo Sagristani bocciando l’operato anche del presidente del consiglio co-munale Maria Susetta De Martino e del segretario dell’ente Loredana Lattene che avevano dato l’ok per l’iscrizione all’ordine del giorno dell’argomento con l’eventuale approvazione della mozione. “I sottoscritti consiglieri – si legge nell’esposto denuncia firmato da Orlando, Gnarra e Coppola – evidenziano e denunciano che la mozione presentata dal gruppo di maggioranza si configura, visto l’argomento e i soggetti su cui il consiglio comunale viene chiamato ad esprimere un voto, come un atto totalmente illegittimo, prevaricatorio, intimidatorio nei confronti della minoranza consiliare. Infatti siamo di fronte ad una mozione dai caratteri sorprendentemente irrituali che non impegna il sindaco, il consiglio comunale, la Giunta ma impone la restituzione delle indennità soltanto ad una parte della precedente giunta comunale e significativamente a coloro che oggi siedono nei banchi dell’opposizione. La presentazione di tale mozione, fatta peraltro da un numero tale di consiglieri sufficienti a farla approvare automaticamente, configura di fatto un “abuso di ufficio” contemplato dall’articolo 323 del codice penale essendovi l’intenzione di arrecare ad altri un danno ingiusto e causando tale danno con la violazione di precise norme di legge e di regolamento che portano ad un’effettiva restrizione delle prerogative della minoranza consiliare. L’inserimento all’ordine del giorno del consiglio comunale costituisce inoltre violazione, da parte del presidente del consiglio comunale, del proprio primario compito di tutelare i diritti e le prerogative dei consiglieri, garantendo l’esercizio effettivo delle loro funzioni e curando l’osservanza e la corretta interpretazione del regolamento”. (Metropolis) 

 Replica di Sagristani, la minoranza ha abbandonato l’aula  , non abbiamo mai ritirato la mozione. Se sono coerenti devono restituire quanto hanno preso, chi 50.000 , chi 30.000 euro e così via. Affermazioni come quelle sull’abuso d’ufficio sono al di fuori della realtà giuridica e fattuale

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