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Positano. Leopoldo Mastelloni nel 1985 e oggi Video Intervista di Antonio Lubrano su una terrazza della perla della Costiera amalfitana, che vi riproproniamo con la video intervista fatta a Napoli in occasione della conferenza stampa del  premio  Positano Teatro Festival Premio Annibale Ruccello patrocinato dal Comune di Positano sindaco Michele De Lucia, direttore artistico Gerardo d’ Andrea .Quest’anno il PositanoTeatro Festival X edizione – Premio Annibale Ruccello gli assegnarà il Premio alla carriera nella serata di lunedì 5 agosto nel Teatro Giardino del Tennis, uno spetttacolo MOONLIGHT SERENADE ,  ovvero  serenata sotto la  luna di Positano, un percorso musicale  nella vita  di Mastelloni. Si rivivrà Una Positano con atmosfere uniche e magiche, una storia da ricostruire, un’happening che verrà riproposto in 38 minuti, e oggi eccovi Mastelloni 

“Sole Pizza e Ammore” recitavano i versi di una canzonetta di qualche anno fa cantata dal Quartetto Cetra, che potrebbero, con molta banale chiarezza, definire quel piccolo paradiso sul mare italiano che si chiama Positano! Ma per quelli come me e quelli che erano con me, cinquanta, quaranta o trent’anni fa Positano è e resta di più, molto di più ancora oggi e per sempre, perché a Positano nasce la nostra vita di artisti che per la prima volta trovarono un’accoglienza felice e senza alcuna barriera all’espressione genuina e nascente della loro musica, della loro prosa, della loro poesia, della loro arte figurativa, del loro recitare, del loro cantare la propria creatività artistica che poi hanno eccelsamente seminato nel mondo intero. sembra incredibile, ma è così! basta guardare per un attimo indietro, negli annali artistici, per rendersi conto di questa grande madre d’arte che si chiama Positano, dove torno volentieri appena mi si presenta l’occasione per dirle: grazie di avermi dato il coraggio di osare, di far nascere e credere nella mia espressività artistica che ancora oggi, trova grande riscontro dovunque io sia con il mio lavoro d’artista! ) Tante sarebbero le nascite dei miei “figli artistici” dati alla luce a Positano, ma mi piace ricordare la prima volta di un modo di teatrare prosa poesia musica body art e performance senza virgole al Quicksilver con Gerardo D’Andrea, Dely De Maio, Arturo Morfino, Nilla Pizzi e Achille Bonito Oliva e tutta la pagina, a noi dedicata, de Il Mattino di Napoli; poi i miei Beaudelaire musicati da Roberto De Simone per me, sulla spiaggia tra le barche di Lucibello; le canzoni di Fiorenzo Carpi scritte per Milly, che lei mi aveva regalato per cantarle su, su in alto a Montepertuso; le lezioni di recitazione di Luisa Rossi, grande primadonna di Giorgio Strehler; le chiacchiere accrescitive di talento con Franco Zeffirelli, canticchiando le canzoni della schiva Nannarella; le risate con Monica Vitti tra gli scogli di Laurito; gli ultimi giorni d’amore per Positano di Andreina Pagnani sulle terrazze del Sanpietro; e i versi in napoletano riscritti da me, al tramonto, al bar Di Martino, delle canzoni di Edith Piaf e quelli dei songs di Brecht e Weill sotto la luna e le stelle nella mia camera in cima alla pensione roma di Massimo Fiorentino, grande Anfitrione di artisti in cerca di gloria, che nel tempo lo hanno ampiamente soddisfatto: “Sole Pizza e Ammore”, e molto, molto di più.” ( Leopoldo Mastelloni) In allegato foto di Mastelloni con De Sica al Privilege di Masimo Capodanno

 

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