Lettere da Piano di Sorrento- Cantano le ruspe a Casarlano

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Una volta ad annunziare l’estate era il frinire delle cicale (adesso se ne sentono di meno e non si vede più alcun insetto: api, calabroni etc., grazie alla disinfestazione forzata). Oggi, invece, in questa pazza stagione, sono le ruspe a cantare. Giorni or sono, sulla incantevole collina di Casarlano, ormai anch’essa oggetto di violenze edili, in località Via Gradoni, ruspe, di notevole stazza, hanno seminato il terrore, modificando la morfologia dei luoghi; questi mezzi meccanici, veri e propri mostri, usciti da una favolistica moderna, lacerano il suolo, ingoiando di tutto: terreno, alberi, rocce, lasciando dietro di loro un paesaggio a dir poco lunare…In quest’aria lussureggiante (Casarlano), ricca ancora di colture della macchia mediterranea, con ulivi secolari, sono stati effettuati, per diverse settimane, lavori consistenti in: scavi e sbancamento di terreno, rimozione, senza alcun criterio, di varie specie arboree; si sono realizzate nuove murature, parte in cemento armato e parte in pietrame calcareo; sono state cementificate vaste aree adibite a giardino. Tutti lavori che vanno notevolmente a modificare la morfologia e le preesistenti quote di terreno, oltre a rimuovere le precedenti culture arboree ivi presenti. Lavori autorizzati ? Pare che sul posto non vi fosse alcuna locandina descrittiva. Ma si possono mai autorizzare simili interventi ? In una zona con morfologia variamente terrazzata, dove affiorano, in più parti, calcari fratturati, sormontati da sedimenti arenacei-marnosi-argillosi ? Questo tipo di lavori, dicono i geologi, oltre a modificare la morfologia, come si è detto, con l’asportazione di materiali rocciosi, producono vibrazioni che si propagano, con una certa energia, negli ambienti circostanti, con la possibilità di lesioni ad opere vicine. Non possiamo mai pensare che siano stati autorizzati. Il Comune di Sorrento vorrà dare un risposta. Sta di fatto che per diverse settimane, e sino alla giornata di venerdì 12 luglio, nonostante le segnalazioni ai Vigili Urbani ed ai Carabinieri, anche da parte del WWF, i lavori sono continuati, negli ultimi tempi con una maggiore accelerazione e non si sono mai fermati. E così, oltre agli incendi dolosi, con queste opere si continua a distruggere il nostro patrimonio arboreo e si predispongono le aree a possibili frane e smottamenti. Ma a chi lo dite ? Vuol dire che ci consoleremo con qualche sagra: del “riavulillo”, quella del “friariello” (che è già stata fatta) ma ce ne saranno altre. Quello, invece, che non è stato fatto, almeno così pare, è il controllo del territorio. (Avv. Augusto Maresca)

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