LIDIA RAVERA DA RAVELLO: "I NOSTRI GIOVANI HANNO SMESSO DI SPERARE"

Più informazioni su

“Se pensi che ciò che ti circonda non può cambiare, allora smetti di sperare”. Lidia Ravera al Ravello Festival parla del suo nuovo romanzo “Piangi Pure” e della condizione giovanile. Nel 1976 ha scritto il libro cult “Porci con le ali”, ritratto della generazione del post ‘68. La gioventù, a suo parere, è cambiata radicalmente dagli anni ’70 a oggi. “Il non voler crescere, l’essere l’eterno Peter Pan, non è colpa del ragazzo ma della società. C’è una sfiducia di fondo, non c’è lavoro e anche per questo si è costretti a essere adolescenti”. Con alle spalle 28 romanzi, Lidia Ravera è anche una giornalista. Da marzo di quest’anno è assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Lazio. A 62 anni confessa che la sua indole da adolescente la porta a confrontarsi ogni giorno con i giovani di oggi. Nonostante “Piangi pure” ruoti intorno alla figura di una 79enne che ha la voglia, nonostante l’età, di innamorarsi, la scrittrice non riesce a non parlare di gioventù. Oggi Rocco e Antonia, i protagonisti del libro della Ravera del 1976 “Porci con le ali”, sarebbero diversi. Quando le si chiede di chi è la colpa di tanta disillusione, la scrittrice non ha dubbi: “I politici non hanno mai fatto qualcosa per i giovani o, meglio, ne hanno solo parlato”. La scelta politica è stata fatta non per volere ma per dovere verso la società. “La classe politica deve rendersi conto che la cultura non è una nursery per disadattati ma l’unica industria che in Italia può portare profitto – dice. – Il modello del Ravello Festival dove si è coniugata l’arte con la bellezza del paesaggio, deve essere esportato in altri posti d’Italia” conclude. www.ravellofestival.com

Più informazioni su

Commenti

Translate »