Napoli. Vomero, due colpi in poche ore. E´ il «nuovo» ladro degli androni

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Napoli. La paura sembrava essere passata ed i residenti dei quartieri Vomero e Arenella avevano tirato un sospiro di sollievo quando – era il 14 giugno – i carabinieri avevano arrestato il famigerato rapinatore degli androni. Con la cattura di Roberto D’Agostino, questo il nome del bandito finito a Poggioreale, la gente che abita nei due quartieri collinari si sentiva più sicura. E invece adesso torna a tremare, alla luce di una notizia che rafforza gli allarmi legati all’emergenza microcriminale a Napoli: c’è un nuovo rapinatore che mette a segno i suoi colpi all’interno dei palazzi. Vittime, ancora una volta, due donne. È successo domenica sera, ed è accaduto due volte in meno di due ore. Due rapine in fotocopia, commesse negli androni di altrettanti stabili. A compierle sarebbe stato un unico autore e questo allarma non poco le forze dell’ordine proprio per il carattere di “serialità” delle azioni delittuose. Ricostruiamogli episodi, sui quali indaga la polizia. La prima rapina si è verificata in via Tropeano – zona del Rione Alto – dove alle 20,30 di domenica una donna di 72 anni ha incrociato (mentre aspettava l’ascensore al pianoterra) un uomo che, sostenendo di essere armato, si è fatto consegnare tre anelli d’oro. La seconda rapina è avvenuta poco dopo le 22, questa volta all’interno di uno stabile che si trova in via San Giacomo dei Capri. Qui era appena rientrata una signora di 81 anni: il rapinatore l’ha bloccata nell’androne e si è fatto consegnare borsa, orecchini e quattro anelli d’oro (sempre sostenendo di essere armato). Due le ipotesi investigative. La prima, e forse anche la più inquietante, è che il misterioso rapinatore entrato in azione domenica sera possa essere un complice di quello preso a giugno dai carabinieri. E cioè che D’Agostino non agisse da solo e che si alternasse in realtà con costui. La seconda ipotesi prende in considerazione che il “nuovo” rapinatore degli androni possa essere invece qualcuno che ha mutuato dal precursore non soltanto i metodi operativi, ma anche le zone in cui colpire, cioè i tranquilli condomìni dei quartieri Vomero e Arenella. Nel caso di D’Agostino – arrestato dai militari della compagnia Vomero, guidata dal maggiore Massimiliano Pricchiazzi – colpiva un particolare che, invece, in queste due rapine domenicali manca: la presenza di una bambina, che il malvivente utilizzava, facendo credere che fosse sua figlia, per non destare sospetti nelle vittime. (Giuseppe Crimaldi – Il Mattino)

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