Atrani. Abuso d´uffico, assolto in appello Angelo Cavaliere

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    Atrani, Costiera amalfitana, Amalfi coast. Assoluzione perché il fatto non sussiste. Con questa formula i giudici della Corte d’Appello di Salerno hanno ribaltato la sentenza di primo grado che aveva visto Angelo Cavaliere, funzionario della Provincia, condannato a otto mesi per una vicenda relativa a un locale terraneo ad Atrani. Cavaliere era stato condannato per il reato di abuso d’ufficio, commesso secondo gli inquirenti per favorire il fratello. Il procedimento giudiziario riguardava una grotta-garage che secondo l’accusa sarebbe stata sottratta all’inventario dei beni patrimoniali dell’Amministrazione provinciale lasciandola così nel possesso della famiglia Cavaliere. Una tesi contro cui il difensore del funzionario, l’avvocato Marco Salerno, ha proposto ricorso presentando dodici pagine di memoria e ottenendo l’accoglimento della sua tesi dai giudici della Corte d’Appello di Salerno, che ieri pomeriggio si sono pronunciati per l’assoluzione con formula piena. Decisiva è stata l’analisi della tempistica. Nella memoria difensiva si è rilevato, tra l’altro, che il fratello di Angelo Cavaliere aveva firmato il contratto di locazione con la Provincia già agli inizi degli anni Ottanta, mentre solamente nel 2003, più di venti anni dopo, il familiare era divenuto responsabile del settore tecnico dell’ente. E nel 2005 il canone di locazione era stato finalmente aggiornato. Ieri la sentenza di secondo grado che ha accolto la ricostruzione difensiva. Il 25 febbraio, invece, il dipendente provinciale sarà di nuovo sul banco degli imputati nel processo di primo grado sulle “strade fantasma”, che riguarda lavori stradali appaltati della Provincia. In questo caso Cavaliere è accusato di avere favorito il pagamento di stati di avanzamento per lavori mai eseguiti. (c.d.m)

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