Sorrento restituita la porta di Marina Grande alla città VIDEO

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Servizio di Lucio Esposito e Gigione Maresca. Sorrento, inaugurata la porta di Marina Grande. La porta di Marina Grande questa mattina è stata ufficialmente restituita alla città. Tanti gli applausi e le strette di mano per festeggiare la fine dei lavori di uno degli archi più caratteristici di Sorrento.

 

 

 

Mentre erano in atto gli ultimi accorgimenti per la registrazione del Premio Caruso di stasera, nel borgo marinaro, sulle scale che conducono al monastero di Sant’Anna, la folla di rappresentanti delle istituzioni festeggiava il lieto evento.

 

L’antica porta rappresentava il cancello d’accesso alla città e per secoli è stato un dei luoghi simbolo dell’intero Golfo di Napoli.

 

Le operazioni di recupero dell’antica struttura muraria del borgo dei pescatori sono state realizzate grazie al contributo della sezione di Sorrento del Rotary International Club.

 

 

 Il borgo tanto caro a Vittorio De Sica e Sofia Loren, che negli anni Cinquanta girarono lì, a quattro passi dal mare, il leggendario film «Pane, amore e…», può ritrovare il sorriso. L’opera di recupero dell’antica Porta è compiuta, dopo l’accordo di collaborazione stipulato a ottobre fra il Comune di Sorrento e il Rotary club International che ha portato all’atteso avvio degli interventi di riqualificazione del sito e pulizia dell’area. Stamane, alle 11,  la cerimonia di consegna del monumento. Annunciate anche le presenze del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, e del presidente del Rotary Sorrento, Baldo Liguoro. Un’intesa messa a punto dopo l’sos dell’accademia internazionale di storia patria con il presidente Luigi Garbo e l’accorato intervento dell’Italia dei Valori, con l’allora parlamentare Nello Di Nardo e il compianto coordinatore in penisola, l’avvocato Giovanni Antonetti. Sorrento ritrova così un fondamentale pezzo di storia, un emblema della comunità locale. L’antica Porta spesso è immortalata anche in cartoline d’epoca: a quanto pare, rischiava il crollo. Non solo. Nel corso degli interventi ci fu una scoperta importante, risalente addirittura al Cinquecento: quella dell’antico passaggio segreto che consentiva di poter entrare e uscire dalle antiche porte della città, a Marina Grande. Cunicoli infiniti, lunghi centinaia di metri, scavati senza indugi per «offrire» un percorso «nascosto», risolutivo, epocale. Un tragitto da prendere quando le porte della città erano chiuse in tempi di guerra, assedi e cruenti battaglie. Secondo Luigi Garbo, il percorso segreto dovrebbe sbucare nei pressi della grotta di San Giorgio, sotto Villa Tritone, a picco sul mare: una residenza da sempre avvolta da mito e leggenda e che durante i bombardamenti su Napoli del 1942, nella seconda guerra mondiale, ospitò il filosofo e storico Benedetto Croce che, proprio ricordando quell’esperienza, scrisse il diario «Quando l’Italia era tagliata in due». Complesso reso famoso pure dalle presenze assidue del re Umberto di Savoia, l’antifascista e leader dei comunisti italiani Palmiro Togliatti ed Enrico De Nicola, primo presidente della Repubblica italiana. Il fondo su cui venne costruito Villa Tritone, nel 1888, fu acquistato dal barone calabrese Labonia. Lì fu realizzata la residenza, allora chiamata «Aux roches grises», in onore dello sperone tufaceo su cui tutt’ora si regge il complesso. Alcuni mesi fa, a febbraio, una ereditiera russa – Kamilla Dzhanashiya – si innamorò della residenza acquistandola per la cifra di 35 milioni di euro da Mariano Pane. Un caso che fece abbastanza discutere. La città di Sorrento, insomma, può mettere in copertina un altro gioiello, dall’incredibile valore storico e culturale. Un modo come un altro per aumentare anche l’appeal sotto il profilo turistico.

Alla manifestazione, di questa mattina, erano presenti il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, l’assessore alla Manutenzione Stradale, Raffaele Apreda, l’assessore alla Cultura, Maria Teresa De Angelis ed il presidente del Rotary della città del Tasso, Baldo Liguoro, che al termine dell’inaugurazione ha consegnato una targa di riconoscimento al primo cittadino di Sorrento.

 

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