Pirlo e Balotelli grande Italia Messico battuto 2 a 1

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    La squadra di Prandelli supera 2-1 il Messico e raggiunge in testa al gruppo A di Confederations Cup il Brasile. Inutile per gli avversari il rigore realizzato da Hernandez

     

    ROMA – Una magia di Pirlo e un guizzo di Balotelli regalano all’Italia tre punti più che meritati nella prima sfida azzurra in Confederations Cup. Nel nuovo impianto del Maracanà la squadra di Prandelli batte 2-1 il Messico e si ritrova in testa al girone A assieme al Brasile padrone di casa. 

    PRIMO TEMPO, OTTIMA ITALIA – L’Italia targata Juve e Milan (sei bianconeri e quattro rossoneri in campo, oltre a De Rossi)

    parte forte, il Messico arranca. Giaccherini è tarantolato, Pirlo dipinge con la solita maestria, Montolivo regala geometrie e sostanza. Balotelli è un po’ troppo lezioso, De Rossi sbaglia troppo in fase di appoggio. Il Messico se ne sta sulla sua trequarti, schiacciato dall’inizio rabbioso degli azzurri. Nei primi sette minuti di gioco l’Italia ha già tre palle gol all’attivo con Balotelli che sbaglia la mira o trova la pronta risposta del portiere avversario. Il primo spunto messicano arriva all’11’ con una traversa colpita da Guardado dopo un ottimo spunto di Dos Santos sulla sinistra. Il brivido non scuote più di tanto la sicurezza degli uomini di Prandelli che continuano a sciorinare calcio con un Pirlo sempre più decisivo. Il Maracanà esalta il centrocampista azzurro che sale in cattedra dopo un primo quarto d’ora di studio. Prima cade in area messicana dopo un contatto con un avversario (l’arbitro lascia correre), poi sblocca il risultato con una punizione-gioiello al 27′. La traiettoria magica disegnata da Pirlo in occasione del gol manda in estasi l’esigente pubblico brasiliano e permette allo juventino di festeggiare nel modo migliore il centesimo gettone con la maglia della Nazionale.

     

    BARZAGLI, CHE ERRORE! – Tutto sembra andare per il verso giusto in casa Italia fino al 33′ quando Barzagli decide di far rientrare in gara gli evanescenti messicani atterrando in area Dos Santos dopo aver perso un innocuo pallone. Sul dischetto va il ‘chicharito’ Hernandez che spiazza Buffon. L’Italia risente psicologicamente del gol subito e non riesce più a giocare con la serenità dimostrata fino al vantaggio. Balotelli si vede a sprazzi ma non sembra in serata: un suo tiro dal limite al 40′ viene parato a terra senza troppi problemi da Corona. Il primo tempi finisce in parità.

    RIPRESA, CI PENSA BALOTELLI – L’Italia nella ripresa riparte come aveva cominciato la gara: all’attacco. Gli uomini di Prandelli riprendono in mano la partita anche se la velocità non è più quella della prima frazione. Pirlo ha ancora due chance su punizione ma in entrambi i casi la mira è sbagliata di poco. Montolivo ha una buona chance al 54′ ma il suo esterno a pochi passi dal portiere messicano è troppo debole. Il Messico subisce, privo di idee. Balotelli comincia ad innervosirsi e litiga con l’avversario di turno. Giaccherini spinge sulla sinistra col solito furore mai suoi cross non vengono sfruttati a dovere dai compagni. Al 70′ Flores di testa spaventa Buffon a seguito di un calcio d’angolo. E’ solo un fuoco di paglia. Prandelli toglie uno spento Marchisio per provare a sfruttare il dinamismo di Cerci. L’Italia continua a spingere e Balotelli la riporta avanti al 78′. Lancio di De Rossi, Giaccherini prolunga la palla in area dove giunge all’attaccante del Milan che si fa largo tra due uomini e conclude di destro trafiggendo Corona. Via la maglia e muscoli a favore di telecamere, proprio come agli ultimi Europei. Il Messico, esausto, non riesce più a rispondere. L’Italia controlla con ordine senza rischiare nulla in difesa. Prandelli lascia la standing ovation a Balotelli che esce applaudito da tutto il Maracanà. Al suo posto Gilardino. Fuori anche Giaccherini per Aquilani. Al triplice fischio il ct azzurro sorride di gusto. L’avventura dell’Italia in Confederations comincia nel migliore dei modi. 

    Simone Zizzari  Corriere dello Sport

     

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