Giovanni Antonetti a un mese dalla scomparsa il parroco “E basta con questi parcheggi. E basta con questo cemento”.

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Giovanni Antonetti l’avvocato – politico di Sorrento in prima file nelle battaglie ambientaliste e legalitarie a un mese dalla scomparsa gli amici lo ricordano con uno scritto di Gaetano Maresca sulle pagine del cartaceo di Positanonews, in edicola in penisola sorrentina e costiera amalfitana  con l’intervento del parroco don Carmine Giudici “E basta con questi parcheggi. E basta con questo cemento”. 

C’è un tempo bellissimo tutto sudato

 

una stagione ribelle

 

l’istante in cui scocca l’unica freccia

 

che arriva alla volta celeste

 

e trafigge le stelle

 

è un giorno che tutta la gente

 

si tende la mano

 

è il medesimo istante per tutti

 

che sarà benedetto, io credo

 

da molto lontano

 

è il tempo che è finalmente

 

o quando ci si capisce

 

un tempo in cui mi vedrai

 

accanto a te nuovamente

 

mano alla mano

 

che buffi saremo

 

se non ci avranno nemmeno avvisato.

 

 

 

Sono le parole di Ivano Fossati  che don Carmine ha voluto aggiungere alle letture sacre scelte per commemorare Giovanni Antonetti nel trigesimo della sua scomparsa. Poi ha aggiunto: “E basta con questi parcheggi. E basta con questo cemento”.

 

Se un prete dall’altare lancia questo grido vuol dire che ha capito chi sono i suoi assassini. Non ne conosce i volti, ma don Carmine ha ascoltato la famiglia, i suoi amici, ha letto di cosa scriveva Giò Giò ed è arrivato a questa conclusione. Per questo motivo mi sono permesso, in piena liturgia, di sottolineare le sue parole e fargli arrivare la mia condivisione.

 

Mi sono sentito liberato da un peso che mi opprime. Sentire la voce autorevole di un uomo di Chiesa che indica il contesto dove si è sviluppata la tragedia mi tranquillizza. Don Carmine presenta il conto e pone questo interrogativo: “E’ questa la Città che volete?”

 

Giò Giò rappresenta una grave perdita per la famiglia ma anche per i Cittadini di Sorrento così mal rappresentati. In questi giorni i suoi amici si sono tesi la mano e superando le appartenenze e le ideologie, lavoreranno insieme per continuare il suo lavoro perchè i problemi che sollevava con tanta energia e tanta onestà sono i problemi della Città.

 

C’è un giorno che ci siamo perduti

 

come smarrire un anello in un prato

 

e c’era tutto un programma futuro

 

che non abbiamo avverato.

 

C’è tempo. Per ritrovarsi. Ciao, Gaetano

 

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