Piano di Sorrento. Marina di Cassano, un milione di euro per le attività di pesca

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Piano di Sorrento. Se a luglio stravolgere il porto a Piano poteva sembrare pura utopia, adesso il secondo passo è stato compiuto. Alla cittadina costiera sono giunti freschi freschi i fondi di finanziamento per gli interventi volti alla realizzazione della parte peschereccia del porto di Marina di Cassano. Le attività del diporto e della pesca saranno in un sol luogo. Questi due lavori sono legati al mare a doppia mandata, una sorta di cordone ombelicale che per il borgo di Marina di Cassano significa impiego. Da sempre sono stati il volano dell’economia locale al pari degli stabilimenti. In base al progetto stilato dai tecnici dell’ente di piazza Cota il lato sinistro della spiaggia al confine con il comune di Sant’Agnello sarà stravolto. Non una colata di cemento, ma opere efficienti anche sotto il profilo energetico ed ambientale. Un intervento valutato in oltre un milione di euro a cui dovrà sommarsi l’Iva da pagare per la realizzazione del manufatto. Sono piaciuti un sacco in Regione e Provincia i disegni elaborati dai professionisti dell’Ufficio tecnico del terzo piano dello stabile di piazza Cota tanto da far passare in secondo piano i progetti di Cetara e Camerota. Un piccolo vanto per la squadra di architetti, ingegneri e geometri guidata dal capo dell’Utc, Graziano Maresca. Il prossimo passo del comune di Piano di Sorrento sarà la nomina dei professionisti esterni all’ente che dovranno dirigere i lavori grazie all’ausilio degli uomini di Maresca. A breve sarà pronto il bando per proseguire lungo la strada già tracciata. Sì, perché i fondi sono pronti. 535mila euro sono stati stanziati dall’Unione Europea, circa il 50% sul totale, poi 428mila dallo Stato e 107 dalla Regione Campania. Il lavoro era stato inserito nel piano di opere pubbliche che l’amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Ruggiero aveva pianificato per il prossimo triennio. Ci sarà lo scalo di alaggio. Nel progetto sarà una nuova struttura in cemento e legno, l’unica presente in penisola sorrentina dopo la scomparsa dello “scivolo” di Meta. L’opera sarà realizzata per essere al servizio della cantieristica, ancora esistente al borgo, e della pesca. Le barche prima di tutto. Infatti, il dettagliato progetto dell’Utc comunale ha previsto un sistema di riutilizzo delle acque reflue utilizzate per il lavaggio dei natanti, evitando che saponi e oli possano giungere e inquinare il mare. La pensilina, oggi presente, ci sarà anche al termine dei lavori, ma con una importante novità. Il tetto non sarà più in viapol, ma coperto da tegole fotovoltaiche di ultima generazione che forniranno elettricità per oltre 3kW. (Metropolis)

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