Piano di Sorrento. Unico dirigente coinvolto Carlo Pepe, sono tranquillo ma al Comune è guerra

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Piano di Sorrento. L’unico dirigente coinvolto dall’inchiesta sull’assenteismo, con accuse di truffa (e, per due, di peculato d’uso, per l’utilizzo dell’autovettura per fini non istituzionali) è Carlo Pepe. Positanonews lo trova nei pressi della biblioteca comunale per continuare ad organizzare “more solito” eventi ed iniziative culturali. “Vedi sono impegnato anche ora ed ho finito di lavorare. Se si tratta di organizzare manifestazioni esco fuori dall’ufficio, lo sanno tutti… Sono tranquillo”. Carlo Pepe è dirigente del settore cultura dell’amministrazione comunale e, quindi, gestisce tutte le manifestazioni. “Mi muovo fuori dall’ufficio solo quando è necessario per le varie iniziative che organizziamo…”. Insomma una posizione da valutare e chiarire, in effetti è difficile sostenere che un dirigente debba stare per forza fermo in ufficio; diverse le posizioni di chi ha utilizzato l’auto, se non è per fini istituzionali, ma siamo in una fase ancora da chiarire e, in altre inchieste antiassenteismo, quando si è davvero accertato che qualcosa di grave è stato commesso, ci sono stati gli arresti. Dunque il quadro probatorio è da chiarire e confermare nelle aule del tribunale. Ma sembra che questa sia solo la punta dell’iceberg di una guerra intestina al Comune, con una denuncia partita più di un anno fa presso la locale stazione dei carabinieri di Piano di Sorrento. «Bisogna aspettare ed essere cauti, anche perché non tutti i dipendenti comunali sono titolari di funzioni interne. Ci troviamo ancora nella fase delle indagini preliminari, quindi nessuna eventuale responsabilità penale è stata ancora accertata in via definitiva – dice Giovanni Ruggiero – Per il momento, sento di dire una sola cosa: chi ha sbagliato, ammesso e non concesso che lo abbia fatto, dovrà pagare». Fra gli avvocati difensori – Pepe è difeso dall’avvocato Vitiello – abbiamo sentito l’avvocato Alfano che difende un altro imputato: “Sono certo che il mio cliente ne uscirà completamente pulito…”. L’impressione è che il quadro probatorio nel suo insieme non possa tenere del tutto. Le spese legali, ovviamente, saranno a carico del Comune di Piano e dei cittadini.

P.s.: Per le spese legali è chiaro che noi ci riferiamo al caso che l’indagato dipendente comunale venga assolto, nel qual caso le spese verranno rimborsate dal Comune

 

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