Funerali privati a Roma per Giulio Andreotti- In chiesa familiari, politici e una delegazione della Roma

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    Funerali privati a Roma per Giulio Andreotti

    In chiesa familiari, politici e una delegazione della Roma. Assiepata fuori la folla dei romani

    07 maggio, 17:39

    Si è levato l’applauso nella chiesa gremitissima di S. Giovanni de’ Fiorentini, quando è entrato il feretro di Giulio Andreotti, seguito dai familiari. Presenti, nelle prime file il presidente del senato Pietro Grasso, il sindaco Gianni Alemanno, Pier Ferdinando Casini, Ciriaco De Mita, Arnaldo Forlani e, tra gli altri, la figlia di Alcide De Gasperi, Romana. Presente anche una rappresentanza giovanile As Roma. Fuori dalla chiesa, per circa 200 metri si è assiepata la folla dei romani per l’ultimo saluto.

    Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha reso omaggio a Giulio Andreotti nella camera ardente allestita presso l’abitazione del senatore a vita. Molte le persone che, come il capo dello Stato, si sono recate a rendere omaggio all’ex presidente del Consiglio. A rendere omaggio allo storico leader della Dc, tra gli altri, anche il cardinale Tarcisio Bertone, Gianni Letta, Stefania Craxi, Clemente Mastella, l’avvocato Giulia Bongiorno.

    “Ci tenevo a stare in questo studio perché il rapporto con il presidente Andreotti è stato di formazione continua. Io l’ho difeso, e quando un avvocato difende un cliente c’è anche un senso di protezione. Andreotti però era potente, intelligente, quindi a sua volta era come se proteggesse e sostenesse me”. Lo ha detto ai microfoni di Agorà (Rai Tre) l’avvocato Giulia Bongiorno, che difese Giulio Andreotti nel processo di Palermo, parlando dallo studio nel cuore di Roma che fu del 7 volte presidente del Consiglio. Bongiorno, visibilmente commossa, ha poi aggiunto: “Nel mio studio tengo la foto di Andreotti scattata durante il processo di Palermo e la foto di mio figlio. Qui riceveva il sabato mattina quelli che definiva ‘i suoi clienti’, cioé la gente povera. Dava un consiglio e, quando poteva, li aiutava”. Ha mai avuto un dubbio su Andreotti? “Mai e non mi sono mai chiesta se fosse lui il grande boss perché ero certa che non lo fosse”.

     

    Fonte ANSA  07 maggio, 17:39

     

    Inserito da Alberto Del Grosso

     

     

     

     

     

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