Maddaloni Caserta Tentata rapina ucciso il carabiniere Tiziano Della Ratta

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Tentata rapina ucciso carabiniere a Maddaloni in provincia di Caserta Si chiamava Tiziano Della Ratta, 35 anni, nato a Sant’Agata dei Goti, in provincia di Benevento, il carabiniere ucciso durante un conflitto a fuoco con alcuni rapinatori. Tra loro sicuramente una donna, che è rimasto ferita nello scontro a fuoco e arrestata. Ma del gruppo di banditi avrebbe fatto parte anche una seconda donna. Della Ratta lavorava presso il Nucleo operativo della compagnia dei carabinieri di Maddaloni: era stato chiamato perché era arrivata una segnalazione di una rapina in corso alla gioielleria “Ogm Momenti preziosi” di via Ponte Carolino. Le foto Nei primi anni di servizio Della Ratta aveva svolto il suo lavoro a Roma, poi era sceso in provincia di Caserta per stare più vicino alla famiglia, era stato assegnato alla stazione carabinieri di San Felice a Cancello. Da poco era stato trasferito in maniera definitiva al Nucleo operativo di Maddaloni. Il racconto dei testimoni: “Sembrava il Far West” Era in borghese quando è intervenuto per fermare la rapina ed è stato colpito a morte, all’interno della gioielleria. Un altro carabiniere, di Marcianise, è rimasto ferito in modo grave: è il maresciallo Domenico Trombetta. Mentre, in queste ore, è sottoposto ad operazione chirurgica all’ospedale di Caserta uno dei due rapinatori fermati dalle forze dell’ordine. Della Ratta lascia moglie e un bambino di otto mesi, nato ad agosto del 2012. Da poco aveva deciso di costruire la sua nuova casa nel paese della provincia di Benevento sul confine con la provincia di Caserta, e di trasferirsi nell’appartamento con tutta la famiglia. Sono in fuga su una Fiat Uno bianca i due rapinatori coinvolti nella sparatoria. La sparatoria. Secondo una prima ricostruzione, è avvenuta all’interno della gioielleria in via Ponte Carolino. I carabinieri chiamati sul posto hanno sorpreso nel negozio i quattro rapinatori. Ne è nata una sparatoria nel corso della quale è rimasto ucciso un appuntato e ferito un maresciallo. Ferita anche, tra i rapinatori, una donna. Anche un passante sarebbe rimasto ferito da un proiettile, ma solo di striscio. Il cadavere dell’appuntato dei carabinieri è stato portato via tra la commozione dei colleghi. Il carabiniere ferito è stato portato all’ospedale di Maddaloni. I due banditi rimasti probabilmente illesi sono fuggiti con una Fiat Uno bianca. Subito è scattato l’allarme in caserma e poi al comando provinciale di Caserta. Maddaloni in pochi minuti è diventata una città presidiata dai carabinieri. Chiusi tutti i varchi di ingresso della popolosa cittadina, dove molto forte è la presenza non solo della criminalità comune ma anche di quella camorristica. I due banditi feriti sono stati portati uno all’ospedale di Maddaloni e l’altro a quello di Caserta. Sono entrambi italiani. Si trovano piantonati in corsia dai colleghi dell’appuntato Della Ratta. Un elicottero sta sorvolando tutto il casertano per dare una mano ai carabinieri che stanno setecciando palmo palmo strade e abitazioni di pregiudicati, che potrebbero avere dato ospitalità ai due fuggitivi. Le operazioni sono state coordinate dal comandante provinciale dei carabinieri di Caserta, colonnello Giancarlo Scafuri. Le reazioni. La senatrice Rosaria Capacchione (Pd) esprime “tutta la sua solidarietà e vicinanza all’Arma dei Carabinieri, al Comando provinciale di Caserta, e in particolar modo alla famiglia del carabiniere rimasto ucciso questo pomeriggio in servizio, e al suo collega rimasto ferito”. Il vice capo vicario della polizia Alessandro Marangoni ha telefonato al comandante generale dell’Arma dei carabinieri Leonardo Gallitelli per esprimere a tutti gli appartenenti del Corpo e ai familiari della vittima, i sentimenti di cordoglio e di vicinanza, personale, del Dipartimento della pubblica sicurezza e della polizia di stato per la morte dell’appuntato. Al maresciallo, rimasto ferito, Marangoni ha rivolto gli auguri di pronta guarigione. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Generale Leonardo Gallitelli, il seguente messaggio: “Ho appreso con profonda tristezza la notizia della tragica scomparsa dell’Appuntato dei Carabinieri Tiziano Della Ratta e del ferimento del Maresciallo capo Domenico Trombetta nel corso di un conflitto a fuoco a seguito di una rapina a una gioielleria a Maddaloni. In questa dolorosa circostanza – si legge in una nota del Quirinale – desidero esprimere all’Arma dei Carabinieri sentimenti di solidarietà di vicinanza e di apprezzamento per il costante prezioso impegno a tutela della sicurezza dei cittadini. La prego di rendersi interprete presso la moglie e i famigliari della vittima delle espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio e dei migliori auguri di pronta guarigione per il militare ferito”. Anche il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri ha inviato al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli un telegramma nel quale ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia dell’appuntato dei carabinieri, Tiziano Della Ratta. “Un giovane della nostra terra che paga un prezzo altissimo mentre compiva il proprio dovere con i colleghi, attorno ai quali ci stringiamo. E’ un momento di grande dolore. Episodi così, sono certo, avranno una risposta forte e tempestiva dello Stato”. Lo dice il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. “All’Arma dei carabinieri, alla famiglia di Tiziano Della Ratta la vicinanza della Giunta regionale e della intera Campania”. Il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola ha inviato al comandante dell’Arma seguente telegramma: “La notizia della morte dell’appuntato Tiziano Della Ratta e il ferimento del maresciallo capo Domenico Trombetta – si legge in una nota -, coraggiosamente intervenuti per sventare un vile tentativo di rapina a mano armata, mi ha profondamente scosso. In questa tristissima circostanza voglia accogliere i sentimenti di sincero cordoglio delle Forze Armate e la mia sentita partecipazione al gravissimo lutto che ha colpito l’Arma dei Carabinieri”. Il precedente. Esattamente un mese fa i carabinieri del comando provinciale di Caserta avevano arrestato nove persone tra le quali sei donne specializzate in rapine a gioiellerie. Per questo motivo fu definita la banda delle rapinatrici, che ha seminato terrore nel casertano. La banda delle donne è accusata di avere commesso almeno tre rapine in gioiellerie non solo del casertano ma anche del napoletano. Ricco il bottino: un milione di euro circa. Gli investigatori non escludono che i quattro malviventi che oggi sono entrati in azione in una gioielleria di Maddaloni possano essere collegati alla banda dei nove arrestati un mese fa. Erano proprio le donne le artefici principali dei colpi: prima delle rapine entravano nelle gioiellerie, studiavano l’ambiente e poi uscivano. Successivamente entravano in azione e razziavano soldi e preziosi. Foto ANSA

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