SITA ANCORA A RISCHIO MOBILITA´ FIATO IN SOSPESO IN COSTIERA AMALFITANA

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    Fiato in sospeso in Costiera amalfitana, ma anche ad Agerola sui Monti Lattari, Massa Lubrense in penisola sorrentina, Amalfi, Ravello, Positano realtà del nostro territorio che verrebbero messe in ginocchio senza il trasporto pubblico garantito sinora dalla SITA. La società ha deciso di mettere i lavoratori in mobilità, visto che le province campane disattendono gli accordi presi in Regione.

    Un alternarsi di stati d’animo, dalla speranza alla disperazione con diversi momenti di tensione perché in gioco ci sono i posti di lavoro di centinaia di dipendenti. C’è un punto interrogativo in coda alla parola “mobilità”, ed è per questo che in via d’urgenza le rappresentanze sindacali hanno convocato la riunione di stamani. In sostanza, per capire se questa mobilità si trasformerà in contratti di solidarietà o piuttosto assumerà le sembianze ben più spaventose di licenziamento collettivo per 463 lavoratori. La riunione si è protratta per delle ore, fino alla decisione di spostare il tavolo di contrattazione direttamente a Napoli; con ogni probabilità, la patata bollente passerà nelle mani del Governatore Caldoro. Troppe differenze in merito alle lettere d’obbligo tra stazioni appaltanti che ad oggi nessuna risposta hanno fornito rispetto ad un efficace espletamento del servizio di trasporto. Nella lettera inviata ieri alla Regione Campania e alle Province di Salerno, Napoli e Avellino, l’amministratore di Sita Sud, Giuseppe Vinella, parla di una «gravosa e pregiudizievole situazione». Vinella parte dal 7 febbraio scorso, quando in Regione furono stabiliti gli invii delle lettere d’obbligo di servizio con l’impegno degli enti a riconoscere le compensazioni «secondo le attuali modalità e percorrenze». Così non è stato fatto. In questi giorni si è parlato invece di «rimodulazione dei servizi» prosegue Vinella.

    Ogni ente ha fatto a suo modo mostrando l’assenza di una linea comune. Avellino ha detto sì all’obbligo di servizio ma solo fino al 30 aprile, annunciando poi l’affidamento del servizio ad un vettore diverso; Napoli si contraddice mentre Salerno ha deliberato ieri la lettera d’obbligo di servizio ma con un taglio di 500 mila km e circa una cinquantina di esuberi, con conseguente riduzione delle corse su tutti i collegamenti della provincia salernitana. La Sita Sud ribadisce di essere disponibile ad un confronto, ma solo se gli enti terranno fede a quanto deciso in sede regionale.

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