PAGANESE: GRASSADONIA RESTA NONOSTANTE LA BATTUTA DI ARRESTO DI CATANZARO
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PAGANI. Gianluca Grassadonia resta al timone della Paganese. Finito nell’occhio del ciclone per la cocente battuta d’arresto al Ceravolo di Catanzaro, l’allenatore salernitano è stato confermato alla guida della formazione azzurrostellata. Questa almeno l’intenzione della società di via Albanese all’indomani del ko con i giallorossi di Cozza in cui l’appuntamento con la continuità di risultati è stato ancora una volta rimandato. Un boccone amaro per la Paganese ed i suoi tifosi galvanizzati dalla superlativa prestazione nel derby con l’Avellino ma ripiombati sulla terra immediatamente. Il sogno playoff sembra destinato a rimanere tale. Meglio allora guardarsi le spalle ed evitare il rischio di essere risucchiati nei bassifondi della classifica.
Nessuna svolta dunque per la formazione liguorina. Le scelte di Grassadonia a Catanzaro hanno fatto storcere il naso a molti ma il tecnico resta ancorato alla panchina. Piovono però mugugni sull’operato dell’allenatore del ritorno in prima divisione. Al di là della prestazione deludente, a non convincere è stata la gestione della gara in cui la Paganese non ha mai dato l’impressione di poter imporre il proprio gioco agli avversari. Nonostante il pareggio realizzato da Girardi, la squadra è andata sotto nuovamente su un errata lettura difensiva della coppia centrale Fusco-Pastore e non ha avuto più le energie fisiche e nervose per riequilibrare le sorti del match. A completare poi la giornata negativa il fallo di reazione di Babù che ha macchiato nel peggior modo possibile il suo esordio in maglia azzurrostellata. Un segnale da tenere in debita considerazione che va aggiunto al malcontento di Scarpa al momento della sostituzione con Pastore nel momento in cui bisognava osare e non arroccarsi nelle retrovie. Tale soluzione tattica è stato argomento di discussione anche sul web. Il popolo dei social network non ha lesinato stoccate al veleno all’indirizzo di Grassadonia, finito inevitabilmente sul banco degli imputati.
Un’attenta analisi della delicata situazione è stata fatta anche dalla proprietà. Un briefing in cui è emersa la volontà di dare corso al progetto tecnico incominciato in estate, in attesa di tempi migliori e soprattutto di risultati e prestazioni confortanti sul piano del gioco e della brillantezza atletica. La squadra è apparsa infatti ferma sulle gambe dopo i notevoli carichi di lavoro nella settimana di sosta. Un momento insomma molto delicato che raggiungerà l’apice nella decisiva sfida di Gubbio di domenica prossima. Se da un lato la società ha deciso di blindare Grassadonia, un’eventuale ko in terra umbra aprirebbe la prima vera crisi stagionale con tutti gli interrogativi del caso sulla guida tecnica. L’altalena che sta caratterizzando il cammino della Paganese può diventare una sorta di boomerang e costringere l’intero ambiente a riporre nel cassetto i sogni mai nascosti di centrare un traguardo più ambizioso di una semplice salvezza. Il bivio si avvicina per gli azzurrostellati e l’imperativo categorico è chiaro: vincere e convincere a patto che ci si appigli alle certezze tattiche ed alle capacità tecniche di un gruppo che appare disorientato nelle idee e fermo sulle gambe.
fonte:ilmattino
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