Inchiesta GoldenGol tra Sorrento Capri e Castellammare Manniello indagato da Antimafia

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Inchiesta GoldenGol tra Sorrento Capri e Castellammare di Stabia  Manniello indagato da Antimafia L’inchiesta GoldenGol è un gigantesco intrigo di scommesse, riciclaggio, interessi del clan D’Alessandro e tentativi di combine. In due anni di indagini la Dda ha messo insieme due retate, una raffica di sequestri di agenzie Intralot tra Castellammare, Sorrento e Capri, e una serie di processi ancora in corso in primo e secondo grado. Ora, come riporta Repubblica Napoli ,  si apre un altro filone di inchiesta, che si basa su nuovi elementi d’accusa raccolti in 13 pagine dai pubblici ministeri Pierpaolo Filippelli e Claudio Siragusa hanno. E’ la chiusura delle indagini firmata lo scorso 14 gennaio che racconta il business messo in piedi nell’area stabiese e si apre con i nomi della 20 persone indagate. Tra i nomi noti e gli altri eccellenti, spunta quello di Franco Manniello, il presidente vulcanico della Juve Stabia. Anche lui è accusato di aver offerto una mazzetta di 50mila euro per combinare il risultato del derby Stabia-Sorrento, quello del campionato di serie C giocato il 5 aprile 2009. In campo finì 1-0 per lo Stabia e il gol arrivò su una gigantesca papera del portiere Spadavecchia. Su quella gara ha lavorato lo scorso anno anche la giustizia sportiva, che ha inflitto 6 punti di penalizzazione alla Juve Stabia, poi ridotti a 4 dopo 3 gradi di giudizio. Era emerso già tutto: dalle telefonate al bomber del Sorrento, Cristian Biancone, agli incontri saltati prima di quel match. Non era mai emerso, però, il nome del presidente. Lui garantisce di essere “totalmente estraneo” ed è pronto a difendersi. Dice a muso duro: “Voglio essere interrogato, voglio essere ascoltato subito”. E aggiunge: “Sono pronto a difendermi”. Lo farà su più fronti. Quello penale e quello sportivo, visto che a dicembre era arrivato il deferimento della procura federale per un altro caso emerso nell’ambito dell’inchiesta GoldenGol della Dda, anche questo legato al campionato di serie C del 2009. Era marzo, i calciatori dello Stabia rientrati da una sconfitta contro la Pistoiese, furono bloccati dai tifosi all’esterno dello stadio Menti, umiliati e costretti a spogliarsi. Secondo gli ultrà, scrivono i pm dell’Antimafia, i calciatori non erano degni di indossare i colori gialloblù. Quella notte volarono schiaffi e pugni. Fu un incubo. Secondo la Dda, Roberto Amodio fu tra gli organizzatori del raid. Secondo la Procura federale, invece, Francesco Manniello non tutelò i suoi tesserati. Lui respinge le accuse e ripete: “Quella sera ero a Milano, non sapevo nulla”. 

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