Piano di Sorrento sparito anche il ceppo del Pino di Villa Irbicella. Lettera del WWF Penisola Sorrentina

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 Piano di Sorrento sparito anche il ceppo del Pino di Villa Irbicella. Il WWF Penisola Sorrentina avrebbe almeno voluto studiare questo esemplare che ha fatto la storia del territorio. A Piano troppo spesso violentano il proprio territorio, sradicano gli alberi, come il proprio passato e la propria memoria. Un simbolo triste questo di Piano, estirpare quelle radici è come estirpare il cuore di un paese diventato così senz’anima

Egregio Signor Sindaco,

 

Le scrivo a riguardo del grosso ed importante esemplare di Pino che si ergeva maestoso da circa due secoli nella seicentesca Villa Irbicella nel Comune di Piano di Sorrento.
Visibile anche a chilometri di distanza per la sua possente mole, lo storico e secolare esemplare arboreo di Pinus pinea, con i suoi 15 metri di altezza e oltre 4 metri di circonferenza, era infatti uno degli ultimi grossi esemplari di pino domestico presenti nel territorio della città e costituiva, senza ombra di dubbio, un elemento indiscutibile del paesaggio e della geografia dei luoghi.
L’età stimata era di circa 200 anni: una veneranda età, ma non tale da considerarsi la punta massima del ciclo vitale del Pinus Pinea, di cui si conoscono esemplari di almeno il doppio di età!!!
Quel che è certo è che le piante sono organismi viventi e come tali nascono, crescono e muoiono… purtroppo spesso (ultimamente troppo spesso) per mano dell’uomo!!!
Sappiamo che dopo il taglio dell’esemplare monumentale si è verificato un grave crollo delle opere murarie che insistevano sotto l’albero.
Abbiamo osservato anche che in questi giorni si sta procedendo ad operazioni di messa in sicurezza della frana e all’eliminazione del grosso ceppo radicale e dei tronchi del pino abbattuto.
Riteniamo, pur tuttavia, che l’esemplare arboreo in oggetto non debba necessariamente trasformarsi in legna da ardere.
Sarebbe importante infatti riuscire a recuperare dalla sezione del tronco eliminato (o del ceppo radicale) delle grosse “fette” circolari. In tali fette sarebbero leggibili gli anelli di accrescimento stagionali della pianta e si potrebbe dedurre, di conseguenza, l’età precisa della pianta e la sua storia, oltre che interessanti osservazioni sugli andamenti climatici (piovosità, siccità, etc.) che si sono succeduti negli ultimi 2 secoli nel comune di Piano di Sorrento.
Tali studi ed osservazioni andrebbero svolte anche con l’ausilio di tecnici preparati e qualificati in materia (agronomi, meteorologi, biologi ecc.).
A tale scopo il WWF Penisola Sorrentina chiede di poter avere in affidamento, per motivi di studio, una sezione circolare dell’esemplare arboreo di Pinus pinea eliminato nella proprietà di Villa Irbicella.
Potrebbe essere interessante anche esporre una grossa “fetta” del grande pino (opportunamente trattata per la conservazione) nel palazzo municipale, o in un parco urbano comunale, a ricordo del patriarca arboreo bicentenario.
Il grande patriarca arboreo è morto, ma possiamo cogliere l’occasione per far riflettere sull’importanza dei grandi alberi, testimoni del passare del tempo, della storia e delle vicende umane.
E’ inoltre auspicabile ed impellente che, al posto del pino preesistente, ne venga piantato un altro della stessa specie, che abbia possibilmente, al momento dell’impianto già discrete dimensioni in modo da svolgere a pieno, tra molti decenni, il ruolo svolto dal suo predecessore.
In attesa di un cortese cenno di riscontro, rimanendo a disposizione per ogni eventuale chiarimento, porgiamo cordiali saluti.
Claudio d’Esposito
Presidente WWF Penisola Sorrentina

 

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