Sorrento: Slitta il processo per il megaparcheggio Rota , la giustizia scivola su un difetto di notifica

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Sorrento: Rinviato il processo del megaparcheggio.

 

di Vincenzo Maresca.

 

Sorrento. Clamoroso risvolto alla seconda sezione del tribunale della procura oplontina per l’attesissima prima udienza per lo scandalo legato al megaparcheggio di via Rota che ha coinvolto politici, amministratori comunali, sindaco di Sorrento, imprese edili e Soprintendenza. Il processo è stato infatti rinviato al prossimo 9 ottobre per un difetto di notifica nei confronti di uno dei commissari ad acta che a suo tempo aveva rilasciato l’illegittima autorizzazione per la costruzione del mostro di cemento. Sono rimasti dunque a bocca asciutta Claudio d’Esposito presidente del wwf penisola sorrentina costituitosi con l’associazione come parte civile, Rosario Fiorentino consigliere d’opposizione del Comune di Sorrento ed altri testimoni che i giudici avrebbero dovuto ascoltare alla apertura del processo. La giustizia inciampa quindi sul primo ostacolo, probabilmente l’inizio di una lunga serie, un elementare difetto di notifica in un procedimento giudiziario che da mesi sta riempiendo le colonne dei mass media e nel quale, incredibile ma vero, il Comune di Sorrento, riconosciuto dal tribunale come parte lesa, non si è nemmeno costituito in giudizio per richiedere i danni per un eventuale risarcimento che non entrerà così nelle casse dell’erario comunale. L’errore di notifica, per il momento si definisce così, sarebbe avvenuto nei confronti di Dario Perasole, uno dei commissari ad acta nominati dal presidente della Giunta provinciale Luigi Cesaro che dopo appena un mese dalla nomina rilasciò il 24 novembre 2010 il famigerato permesso a costruire n.33 che ha in seguito dato origine alla vicenda giudiziaria. Pare che di fatto la notifica non sia stata controfirmata dal ricevente o addirittura dal portiere dello stabile, in ogni caso l’autografo non è emerso tra le scartoffie degli avvocati costringendo il giudice al rinvio del procedimento. La posticipazione è stata addirittura oggetto di trattativa perché gli interessati hanno subito dichiarato di non essere disponibili per impegni personali o professionali prima di ottobre, obbligando il giudice a fissare come giorno di udienza quello del 9 ottobre prossimo. Nel frattempo entrambi i commissari ad acta, Dario Perasole e  Lucio Grande, nominati dal presidente Luigi Cesaro hanno presentato al Comune di Sorrento la propria parcella perché su decisione della Giunta sono stati impegnati in un lavoro che l’ente comunale sorrentino non avrebbe potuto portare a termine senza il loro intervento. Ora il Comune dovrà pagare. Non è finita. Appena ventiquattrore prima della udienza fissata per il 29 maggio, ovvero ieri, il funzionario in carica all’ufficio tecnico del Comune di Sorrento ha protocollato un documento inoltrato al sindaco ed alla Giunta con il quale riferisce di essere impossibilitato ad emettere provvedimenti in relazione allo scandalo del megaparcheggio perché non in possesso del fascicolo, che sarebbe rimasto nelle mani degli inquirenti. Insomma l’apoteosi della dabbenaggine in attesa di scoprire quali altri sotterfugi saranno escogitati da qui al 9 ottobre prossimo.

 

 

 

 

 

 

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