Lunedì nero per le Borse, l´Europa brucia 120 miliardi

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    MIlano in forte calo, -2,74%. Spread Btp-Bund in area 430, 30 punti sopra la chiusura di venerdì

    MILANO – Giornata difficile per le Borse europee: l’indice Stoxx 600, che registra l’andamento dei principali titoli dei listini del continente, ha ceduto l’1,80%, che equivale a 120 miliardi di euro bruciati in una seduta. Milano, con un calo del 2,74% dell’indice Ftse All share, ha ‘perso’ da sola 9 miliardi di capitalizzazione.

    Piazza Affari paga le tensioni sull’area euro e accusa una prima seduta di settimana di forti cali, con l’indice dei titoli principali che è sceso nuovamente sotto i 14mila punti. L’Ftse Mib – che ha segnato un ribasso di qualche frazione più pesante rispetto agli indici delle altre maggiori Borse europee – ha chiuso in perdita del 2,74% a 13.660 punti, l’Ftse All share in calo del 2,64% a quota 14.699: non siamo lontani dai minimi del settembre scorso nel pieno dell’allarme spread e anche da quelli del marzo 2009, il culmine del crollo dei mercati per la crisi generata dai mutui sub-prime. 

    CEDONO BANCHE (UNICREDIT -4,7%), MA SALE MPS – Tra i titoli maggiori della Borsa milanese, il peggiore è stato quello di Mediolanum, che ha perso il 6,96% finale tra qualche report negativo. Ma, come di consueto, è stato il settore del credito ad appesantire Piazza Affari: Unicredit ha ceduto il 4,77% a 2,6 euro, Intesa SanPaolo il 3,55% poco sopra la soglia psicologica dell’euro: il titolo ha chiuso a un prezzo di 1,03 euro. Unico gruppo del settore in crescita è stato il Monte dei Paschi di Siena, salito dell’1,33% dopo che negli ultimi due mesi ha ceduto circa il 40% del suo valore.

    SCIVOLA FONSAI, PREMAFIN IN LINEA CON LISTINO, TIENE UNIPOL – Tra i gruppi coinvolti dal progetto di salvataggio della ‘galassia Ligresti’ spicca il calo del 6,76% a 1,03 euro di Fondiaria Sai. In linea con il listino generale la chiusura di Milano Assicurazioni (-2,56%) e di Premafin, che ha concluso in calo del 2,97%. Ha tenuto invece Unipol, che ha segnato un ribasso dello 0,14% in una giornata non facile per i titoli assicurativi, nella quale Generali ha accusato un calo del 2,27% a quota 9,26 euro. Nel paniere a elevata capitalizzazione, debole anche Telecom (-4,68%) mentre la controllata Ti Media è cresciuta del 2,05% sulle ipotesi di prossima vendita. 

    CRESCE MEDIASET, CORRE A2A, VOLA BUONGIORNO SU OPA DOCOMO 
    – Mentre Finmeccanica (-4,21%) è stato uno dei gruppi più pesanti della Borsa milanese, la controllata Ansaldo ha chiuso invariata rispetto a venerdì. Meglio hanno fatto Tod’s (+0,55%), Pirelli (+0,84%), Mediaset (+1,22%), Diasorin (+2,70%) e soprattutto A2A, in rialzo finale del 4,50%: nella giornata in cui ha chiuso il finanziamento per l’acquisizione di Edipower, prosegue il recupero dopo la trimestrale. Molto bene Buongiorno (+13% a un prezzo di 1,97 euro), che si è allineata al prezzo dell’Opa lanciata dalla tedesca Docomo.

    SPREAD BTP-BUND A 431 PUNTI – Lo spread tra Btp e Bund oscilla a 431 punti base con il rendimento del Btp a 10 anni al 5,76%. Il differenziale tra i titoli decennali di Spagna e Germania é a 483,8 punti base e il rendimento dei Bonos è al 6,28% e quello della Francia a 139 punti.

    VEGAS: CRESCE L’INSOFFERENZA PER LA DITTATURA DELLO SPREAD – In Europa cresce “l’insofferenza nei confronti della ‘dittatura dello spread’, vista come ostacolo alle aspirazioni dei popoli. I cittadini non accettano di pagare per scelte su cui non sono chiamati a decidere”. Lo ha detto il presidente della Consob, Giuseppe Vegas. “E’ giunto il momento di affiancare alle manovre di risanamento scelte che possano garantire una crescita stabile”, ha detto il presidente della Consob nel suo discorso al mercato, precisando che “la mutualizzazione del debito pubblico nell’area euro avrebbe conseguenze positive sulla spesa aggregata”. “L’innovazione finanziaria può essere positiva, ma legislatori e autorità hanno il dovere di evitare che si trasformi in un meccanismo che brucia i risparmi delle famiglie”, ha detto Vegas. L’attività di Vigilanza deve essere indirizzata “verso i comportamenti maggiormente dannosi per l’intregrità dei mercati” e pertanto bisogna “concentrare l’azione repressiva” sulle condotte illecite “più rilevanti”.Serve “una revisione del Testo unico della finanza e del codice civile per aggiornare, semplificare e razionalizzre l’intera materia del diritto delle società quotate”. Occorre “spingere le imprese verso il mercato”, ha detto Vegas per il quale “la questione principale è quella di avvicinare le imprese di medie dimensioni” ma anche quelle pubbliche che seguono “logiche di profitto”.

    TESORO VENDE 3,5 MLD BTP 3 ANNI,TASSI STABILI A 3,91%  – Il Tesoro ha collocato sul mercato Btp a 3 anni con scadenza marzo 2015 per complessivi 3,5 miliardi, massimo ammontare prefissato. Il rendimento è stabile, al 3,91% dal 3,89% dell’analoga asta di aprile. La domanda è stata pari a 1,52 volte l’importo offerto contro 1,43 dell’ultima asta.

    fonte:ansa

     

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