Camorra, retata nel Casertano: 44 arresti. Le mogli dei boss gestivano affari illeciti

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CASERTA – Vasta operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli contro il clan Belforte di Marcianise. Carabinieri, Polizia e Gdf di Caserta hanno eseguito 44 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti esponenti del clan. In esecuzione, in varie regioni, anche un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 10 milioni di euro, con 250 rapporti bancari appartenenti a soggetti o società riconducibili ai componenti dei nuclei familiari degli arrestati. Le indagini – che oggi hanno condotto all’operazione interforze contro il clan Belforte di Marcianise e che vede impegnati Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza – sono scaturite dal sequestro della contabilità e degli elenchi di imprenditori estorti e affiliati. Ricostruiti l’organigramma, le attività illecite e il modus operandi dell’organizzazione camorristica, divenuta a tal punto pericolosa da indurre il clan dei «Casalesi», nel corso degli anni ’90, a stipulare un patto di non belligeranza per la spartizione delle attività estorsive nel comprensorio tra Caserta e Marcianise. L’attività investigativa ha delineato anche il ruolo di assoluto rilievo svolto negli ultimi anni secondo le indagini dalle mogli dei capi-clan, condannati a lunghe pene detentive e reclusi in regime di 41 bis: avevano assunto la reggenza dell’organizzazione, gestendone anche la cassa comune e garantendo il prosieguo delle attività illecite.

IL MATTINO.IT

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