Cetara "Il porto del cielo" messa in ginocchio dalla mancanza di parcheggi

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    Una bella ceramica di Georges de Canino, vista all’interno della trattoria “Acqua Pazza” a Cetara, ci dà quello che dovrebbe essere questo angolo di paradiso della Costiera amalfitana: “Il porto del cielo”. Così oggi Positanonews, come ci era stato chiesto, va sul posto a Cetara, fra Amalfi e Salerno, uno dei borghi marinari più belli della Campania se non di tutta Italia. Ieri il sequestro del parcheggio con sindaco e mezza Giunta sotto inchiesta ha scosso la tranquillità della cittadina; sulla vicenda giudiziaria Secondo Squizzato si dice sicuro di sè: “Questo parcheggio era lì dal 1982, abbiamo fatto una delibera di Giunta solo per disciplinarne l’utilizzo e questo lo spiegherò direttamente ai giudici”. Ma, seppure la vicenda è nata da un esposto di un privato, si sente che il clima politico è alquanto avvelenato, accuse sono partite dalle opposizioni, da D’Emma, figlio di un ex sindaco che ha governato la cittadina per un trentennio, alle quali Squizzato replica a muso duro: “Ho dato incarico per querelare”. Insomma, il dialogo politico qui è vicino allo zero, ma giriamo per Cetara. Una tradizione enogastronomica molto interessante, ristoranti di qualità e idee innovative come quella dell’acqua pazza di uno Show Room progettato da Angelo Soldani dove verranno esposti anche i propri prodotti (dalla colatura d’alici ai liquori, straordinario il Lemoncioccolat di Agrocetus di Pappalardo, forse il più interessante liquorificio artigianale della Costiera amalfitana) che Gennaro Castiello presenterà domani a Milano alla fiera del Design (Clicca qui per leggere articolo o vai in eventi costiera amalfitana o enogastronauta di Positanonews ), ed uno sviluppo turistico con una ricettività che comincia a dar finalmente segnali di vita anche al centro del paese oltre agli alberghi. “Ci son due Bed and breakfast aperti da poco”. Un paese ancora legato fortemente alle tradizioni, come quella dei cortei funebri che fanno fermare il paese e suonare per tempo le campane a morto, cosa che non c’è più per esempio a Positano, paese d’origine, fra l’altro, del parroco di Cetara don Nello, ma anche per questo ancora più vero e genuino con grandi tratti di umanità e risorse inaspettate. Un’altra dimensione dunque, ma con un problema, condiviso da tutti i cetaresi. “Senza parcheggi il paese è in ginocchio e l’attività turistica ed economica si ferma – ci dice un operatore – è un problema continuo quello dei parcheggi, quelli esistenti al porto bastano appena per i residenti, con quei trecento posti ora sequestrati il paese poteva respirare”. Se si va verso Maiori, a pochi chilometri da Cetara, a Erchie, la situazione parcheggi è anche lì a dir poco drammatica, ancora senza autorizzazione le aree di sosta, anche se l’amministrazione di Antonio Della Pietra, sentito in serata da Positanonews, si sta dando da fare. “Al momento la situazione ancora non si è sbloccata – dice Della Pietra – ci stiamo dando da fare per risolvere il problema”. Un altro passo avanti e troviamo un consiglio comunale a Minori con Andrea Reale alle prese con un progetto per la Villa Romana. Insomma, una costiera molto differenziata al suo interno ha accolto questa inchiesta senza tanto coinvolgimento, ma Cetara senza parcheggi rimane un “porto del cielo”, però è messa in ginocchio dalla mancanza di parcheggi senza i quali gli operatori si troveranno in serie difficotà per il resto della stagione turistica.

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