Penisola Sorrentina e parcheggi interrati. L’Italia dei Valori sollecita la Regione Campania

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Penisola Sorrentina, parcheggi interrati. L’Italia dei Valori sollecita la Regione Campania a fornire un interpretazione sulla recente modifica della legge 19/2001.

 

Dopo la definitiva conferma in Cassazione del sequestro del cantiere edile per la realizzazione del megaparcheggio interrato su tre livelli per 252 box auto a Sorrento, ennesimo scempio ambientale in costiera, è ancora l’Italia dei Valori a tenere alta l’attenzione sul problema; infatti, dopo aver ulteriormente sollecitato l’ingegnere Donadio, dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Sorrento, con richiesta protocollata il 17 aprile di “emettere provvedimento di ingiunzione al ripristino dello stato dei luoghi, ai sensi dell’articolo 36) comma 2° D.p.r. 380/2001, ordinando al proprietario del fondo in Sorrento con accesso da via Bernardino Rota e vico III° Rota, la piantumazione di tutti gli alberi e le essenze arboree ivi preesistenti”, si è proceduto all’invio di una specifica nota sulla recente modifica della legge 19/2001 (TESTO ALLEGATO IN BASSO), firmata dall’avvocato Antonetti, responsabile Idv in Penisola Sorrentina, indirizzata alla Dott.ssa Adinolfi, coordinatore del settore urbanistica della Regione Campania, all’assessore competente Marcello Taglialatela, nonché al Soprintendente per i beni ambientali della Provincia di Napoli.

 

L’articolo 9 della Legge Regione Campania 28 novembre 2001, n. 19, titolato Area Sorrentino-Amalfitana, è stata oggetto di varie e successive modifiche, segnatamente con le leggi regionali 22 dicembre 2004 n. 16, 5 gennaio 2011 n. 1 ed infine 27 gennaio 2012 n. 1si legge nel documento dipietrista “conseguentemente alla recente modifica del menzionato art. 9 della L.R.C. 19/2001, n. 19, ad opera della L.R.C. 27 gennaio 2012 n. 1, è scaturita incertezza negli operatori del settore e negli amministratori locali, proteste da parte delle associazioni ambientaliste e reazioni politiche, come testimoniato, tra gli altri, dai dettagliati articoli, pubblicati sul sito del Corriere del Mezzogiorno on line rispettivamente in data 1 e 3 febbraio 2012, a firma di Fabrizio Geremicca, dal titolo «Se la Regione Campania trasforma la Costiera sorrentina in boxlandia. Due commi, qualche parolina cancellata e la finanziaria regionale rischia di favorire i signori del cemento»”.

 

Quindi una precisazione sull’attuale situazione in penisola sorrentina che “nonostante l’esiguità di spazi, la particolare morfologia del territorio e la fragilità della stessa sotto il profilo idrogeologico, è oggetto da circa un decennio di una smisurata richiesta di progetti edilizi per la realizzazione di parcheggi pertinenziali”.

 

Infine la richiesta formale, da parte di Antonetti, indirizzata ai dirigenti regionali di “fornire urgentemente parere interpretativo ai sensi della vigente legislazione nazionale e regionale, in merito alla applicabilità dell’articolo 9 Legge Regione Campania 28 novembre 2001, n. 19 (come recentemente modificato dalla L.R.C. 27 gennaio 2012 n. 1) all’Area Sorrentino-Amalfitana ed alla persistente necessità della compatibilità delle opere edilizie consistenti in parcheggi pertinenziali con la Legge Regionale 27 giugno 1987, n. 35 (P.U.T.) per l’area sorrentino- amalfitana, comprendente ovviamente anche i Comuni di Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento e Massa Lubrense”.

 

“Siamo in attesa di una risposta dalla Regione” dichiara l’esponente sorrentino dell’Idv  e confidiamo che si faccia chiarezza al più presto come avvenne, in una situazione analoga, nel 2009 con l’espressione del parere tecnico da parte dell’ingegnere Sciannimanica allora dirigente del settore urbanistica della Regione Campania”.

 

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