LA FIORENTINA BATTE IL MILAN A SAN SIRO

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    Il Milan crolla e la lotta scudetto si riapre. La Fiorentina sorprende i rossoneri a domicilio e li infilza nel finale: 2-1. L’avvio lento della squadra di Allegri è addolcito da un rigoreconcesso per un fallo su Maxi Lopez:Ibra è infallibile e sblocca al 31′. In avvio di ripresa Jovetic trova subito il pari (2′) su assist di De Silvestri. EntraCassano ma il Milan non sfonda. E al 44′ arriva la doccia fredda: il favore alla Juve è targato Amauri.

     

    LA PARTITA

    Il fallo da rigore su Maxi Lopez, Lapresse

     

     L’ex juventino meno juventino di tutti, Amauri Carvalho de Oliveira, confeziona un immenso dono pasquale alla sua ex squadra. E, in un pomeriggio anomalo, in cui il Milan si specchia troppo nelle fatiche del ‘Camp Nou’, riapre la lotta scudetto. Una botta al cerchio e una alla botte, dato che laFiorentina, inguaiata a lungo dalla vittoria extralarge del Lecce sulla Roma, ringrazia il suo centravanti e allontana per una domenica i patemi della lotta salvezza. Il Milan, in tutto questo, non può che allibirsi di fronte al disarmo della sua retroguardia. Evidenziando alcune delle pecche che a Barcellonasembravano falle immense, scavate però dal blasone e dalla forza del club migliore al mondo. Invece, anche la timida Viola di Delio Rossi, giunta a San Siro in punta di piedi e proiettata a sfide più accessibili, imbottiglia i rossoneri con una impeccabile organizzazione di gioco e con un ardore agonistico mai visto prima.

     

    Lo fa senza alcuni dei pezzi migliori (Cassani e Vargas sono le ultime vittime di una settimana tribolatissima), ma con disinvoltura da far invidia ai colleghi più titolati. Il Milan parte piano, troppo piano, e non riesce a creare superiorità in fase offensiva. Davanti, inoltre, ci si arriva pochino. Demerito di un centrocampo poco folto e subito condizionato dall’ammonizione di Ambrosini e di un attacco legato indissolubilmente al movimento di Ibra, che si esula dall’area di rigore per far spazio aMaxi Lopez. L’argentino, da par suo, non demerita: lotta, intuisce, qualche volta tira. Ma la prima vera conclusione del Diavolo, stavolta senza forcone, arriva al 18′ ed è opera di Ibra su punizione: Borucrespinge e Muntari sbaglia da due passi. Poi entra in scena Celi, fin troppo magnanimo nella concessione di un rigore (trattenuta reciproca fra Nastasic e Maxi Lopez) che manda Ibra ad arricchire il suo score: i gol stagionali diventano 30. Il Milan prova a sfruttare l’onta del vantaggio, ma il palo respinge una botta terrificante di Maxi Lopez. Prima e dopo, però, Ljajic Jovetic, giocatore immenso, fanno correre i brividi lungo la schiena di Abbiati.

     

    Il Milan barcolla ma non molla. Ma anche il proverbio viene meno: al 2′ della ripresa la difesa di Allegri si apre come il Mar Rosso di fronte a Mosé e persino De Silvestri veste i panni del suggeritore e manda Jovetic di fronte ad Abbiati: l’appoggio per l’1-1 è facile facile. E qui riemerge la nuova e insolita natura di questo Milan: nessuna veemenza, poca convizione. L’azione offensiva è affannata, fatica a procedere e si aggrappa al solito Ibra. Lo svedese sbaglia un paio di tocchi non da lui, e quando manda in porta i compagni, questi falliscono (vedi Emanuelson e Maxi Lopez). La Viola butta alle ortiche un contropiede invitante con Jovetic, mentre De Silvestri – ritrovato per un giorno – fa vedere i sorci verdi a Zambrotta e, talvolta, pecca persino di egoismo. Il Milan si scompone troppo ma non imbuca, così Allegri prova a riscrivere la vigilia di Pasqua con un pizzico di magia: dentro Cassano, accolto dal boato di San Siro dopo 5 mesi di assenza. Ma il cambio che fa davvero saltare il banco è quello di Delio Rossi:Amauri per Ljajic. L’italo-brasiliano, con un perfetto colpo di coda a 1′ dal termine, riscrive la sua favola e fornisce un assist delizioso alla ‘sua’ odiata Juve. Il Milan, che nel finale torna a chiedere un rigore per un fallo su Cassano, deve tornare in sé. O lo scudetto rischia di prendere un’altra direzione.

     

     

     

    IL TABELLINO

     

     

     

    MILAN-FIORENTINA 1-2

     

    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Bonera, Mexes, Zambrotta (39′ st Cassano); Nocerino, Ambrosini (8′ st Aquilani), Muntari; Emanuelson (17′ st Robinho); Ibrahimovic, Maxi Lopez. A disp.: Amelia, Yepes, Gattuso, El Shaarawy. All.: Allegri 
    Fiorentina (3-5-2): Boruc; Camporese (25′ st Felipe), Natali, Nastasic; De Silvestri, Behrami, Kharja (39′ st Olivera), Lazzari, Pasqual; Jovetic, Ljajic (32′ st Amauri). A disp.: Neto, Salifu, Romulo, Marchionni.All.: Rossi
    Arbitro: Celi
    Marcatori: 31′ rig. Ibrahimovic (M), 2′ st Jovetic (F), 44′ st Amauri (F)
    Ammoniti: 
    Ambrosini (M), Pasqual (F), Bonera (M), Nastasic (F), Aquilani (M), Boruc (F), De Silvestri (F)
    Espulsi: –

     

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