MEDIAZIONE CIViLE: ANPAR CHIEDE INTERVENTI PIU´ CONCRETI IL MINISTERO DI GIUSTIZIA RISPONDE

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    Il presidente Pecoraro dell’Organismo Internazionale di mediazione & arbitrato iscritto al n. 24 del registro presso il ministero, unica associazione ad aver acquisito il diritto ai sensi dell’art. 26
    d.lgs. 206/2007 art 2 comma 2, di essere “sentita” per la tutela degli interessi legittimi dei mediatori professionali – ha chiesto recentemente  al Governo ed in  particolare al ministro di Giustizia, Avv. Paola Severino, di proseguire sulla strada della “mediazione” e di allargare l’obbligatorietà a tutti i diritti disponibili. E’ necessario per completare un percorso di fiducia  che anche i diritti  dei minori, dei coniugi in separazioni e divorzio e della famiglia siano assorbiti nell’alveo “dell’esperimento del tentativo obbligatorio di mediazione”, così come già stanno facendo gli altri Stati d’Europa. Non più lunghe e costose spese di giustizia, ma accordi volontari tra le parti e il Tribunale che omologa l’accordo.
    Precisa e puntuale  l’attenzione del Ministro alla richiesta, che così risponde:

    Gentile Dott. Pecoraro,
    La ringrazio per il Suo contributo, che va nella direzione, finora seguita dal Ministero della Giustizia, di incentivare il ricorso all’istituto della mediazione quale strumento di composizione stragiudiziale delle controversie civili e commerciali.
    Nel valutare eventuali, futuri interventi di riforma, terremo senz’altro in considerazione la Sua proposta di estendere il novero delle materie per le quali è obbligatorio il preventivo esperimento del procedimento di mediazione, anche ai diritti da Lei indicati.
    Con i migliori saluti”.

    “Questo – dice Pecoraro – “è far comprendere a tutti gli organismi pubblici e privati che c’è un profondo bisogno di mediazione da parte dei cittadini. Importante è farlo con onestà, serietà e professionalità. Solo con l’apporto di tutti la mediazione andrà molto lontano. Il mediatore professionale non impone ma propone solo soluzioni alle parti in lite. Questo è  il principio che dovrà essere sempre fatto presente al cittadino”.

    Si prega dare ampia diffusione

    Ufficio stampa ANPAR- AIANNO

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