Sorrento gli alberghi tagliano il personale chiudendo i ristoranti paura fra i lavoratori

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Gli alberghi chiudono il servizio ristorante e tagliano di conseguenza il personale. E’ paura e disorientamento fra i lavoratori di Sorrento e della penisola sorrentina. Oggi il quotidiano Metropolis apre con i licenziamenti dei lavoratori.

La crisi si avvia a trasformare Sorrento in una realtà soltanto stagionale. La vecchia capitale del turismo della provincia di Napoli e della Campania, oggi più che mai, “vede” il tracollo; e la riprova di un paese che non riesce a fare turismo oltre i mesi estivi, arriva anche dai grandi gruppi alberghieri, costretti a prendere atto del momento difficile con la sospensione e il licenziamento di numerosi lavoratori. Non è il solito “rituale” della bassa stagione: stavolta il futuro è davvero a rischio e fa paura a tante famiglie. Sorrento non riesce a rilanciarsi e l’economia arretra. Le aziende e le rispettive strutture ricettive sono impossibilitate ad avere un adeguato ritorno a fronte di ingenti investimenti sostenuti per ristrutturazioni, ammodernamento e promozione. Ma non tutti sono d’accordo con questa tesi. “La crisi c’è a livello nazionale ed internazionale, è vero ma – dice Rosario Fiorentino – il flusso turistico in queste zone non è diminuito e l’anno scorso ha avuto dei buoni risultati, la politica dovrebbe mobilitarsi”. “Queste scelte sono in tendenza con quelle nazionali – dice Marcello Amendola dei sindacati unitari -ma vanno a discapito dei servizi che si offrono agli utenti. A essere danneggiati non saranno solo i lavoratori, ma gli utenti e di conseguenza tutto il settore del turismo”. “Sono scelte di mercato – replicano gli imprenditori sentiti da Ferdinando Manzo su Metropolis – in questo modo gli alberghi possono tagliare i costi e offrire prezzi competitivi e si possono fare convenzioni con i ristoranti del territorio”.

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