Ravello a rischio colonizzazione !

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No! Non ci sto, non mi va proprio giù il fatto che qualcuno, anche autorevole debba indurci a ragionare, a prendere coscienza dei guai amministrativi che si vanno perpetrando. Non riesco a farmene una ragione, il nemico non è alle porte come si è soliti dire quando c’è puzza di bruciato ma, è già dentro le mura ed il grave è proprio questo perché, in maniera silente sta operando anzi non sta operando e, con il suo temporeggiare procurerà guai inestimabili alla nostra comunità. La premessa non mi assolve e, dopo tutto, come potrei farlo? , come nessuno tra l’altro dei miei compaesani può essere assolto perché, con il silenzio complice, hanno avallato ed avallano una situazione politico – amministrativa che sta procurando danni incalcolabili di immagine e di ordine economico. Dire, come ho detto, che con largo anticipo avevo previsto i guai in cui gli amministratori si sarebbero andati a cacciare è poca cosa, come è poca cosa la produzione al riguardo sin qui messa in campo. È mancata la spinta propulsiva che doveva far ragionare il signor Sindaco e la giunta nascente dalla base. Questa base cloroformizzata è incapace di avvertire alcun dolore, alcun segnale di pericolo, ne tantomeno la possibilità di individuare meccanismi capaci di dare risposte concrete in termini occupazionali e di risorse economiche. Il troppo silenzio talora ammazza e di troppa tranquillità imposta si muore. Cosa avevo proposto? Una riunione ad hoc per trovare collegialmente soluzioni per l’utilizzo di quei gioielli di famiglia che proprio come capita alle famiglie nobili rischiano di cadere a pezzi se non si trova per loro la giusta utilizzazione. Avevo anche parlato di un concorso di idee da trovare nei modi e nei tempi da stabilire collegialmente, avevo in buona sostanza chiesto di far emergere l’indigena capacità imprenditoriale ed organizzativa per non subire l’onta di qualsivoglia estraneo che avrebbe potuto vederci come colonizzati. Ho peccato di eccesso di zelo, in amore sviscerato nei confronti della mia terra e dei miei compaesani ma, penso di poter essere assolto ma, ancor più penso che tutto possa essere ripreso se le animosità di parte vengano messe, per un attimo, in disparte e, tutto uniti, attorno ad un tavolo possiamo ricominciare un discorso che ha il solo, unico interesse della città. Gli uomini passano … Dott. Salvatore Di Palma Capogruppo consiliare ” Ravello nel cuore “

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