NOCERINO-IBRA, IL MILAN SCAPPA

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    A San Siro sconfitto 2-0 un buon Lecce

     

    Un assist per Nocerino e un gol da antologia per spazzare via le ultime scorie post Champions. Lo strapotere di Zlatan Ibrahimovic torna a farla da padrona in Serie A e con le sue giocate il Milan non stecca in casa contro il Lecce. La nona rete in campionato del centrocampista apre le danze già al settimo minuto mentre a firmare il 2-0 finale ci pensa lo stesso Ibra al 65′ con un bolide di destro che s’infila sotto l’incrocio. Primato consolidato.

     

    LA PARTITA

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    “Lasciatelo stare, Ibra è fatto così”. Nessuno può toccare lo svedese in casa Milan. E’ il re, il dittatore, la luce. Quello che volete. E’ la punta di diamante di una squadra che nel momento più tosto della stagione ha saputo stringere i denti e rilanciare sui pedali per scalare la classifica e, se possibile, salutare gruppo e nemici. Ma se Ibra è il leader, Nocerino è il gregario di lusso. Quello che non molla mai e alla fine di un giro lungo e tortuoso fa la differenza. Una pistola calibro nove, come i gol segnati in campionato, sempre a disposizione di Allegri che ha trovato nell’ex Palermo quel jolly in zona gol che la scorsa stagione fu Robinho. Il 2-0 finale è un risultato che rispecchia quanto visto in campo anche se il Lecce nella ripresa ha provato a spaventare l’armata rossonera e per un buon quarto d’ora ci è riuscito con Muriel e Bojinov. Poi il siluro di Ibra e il sipario che vale il +4 in classifica sulla Juventus impantanata a Genova tra polemiche e pali.

     

    Il Milan però ha quello che alla Juventus manca da inizio stagione. Gli uomini in grado di sbloccare la partita dal nulla. Contro il Lecce bastano sette minuti scarsi per passare in vantaggio. L’assist dello svedese pesca Nocerino in una delle solite incursioni e il destro dell’azzurro si infila alle spalle di Benassidopo una deviazione. Con la partita in discesa il Milan cerca il colpo del k.o. mettendo in scena il meglio del suo repertorio nei primi venticinque giri d’orologio. Emanuelson e Robinho sprecano lo sprecabile con pallonetti improbabili e mancini imprecisi. I rossoneri collezionano corner ma quando la magia diIbra da fondo campo sfiora la rete d’antologia, il motore di casa s’inceppa. Negli ultimi venti minuti di gara infatti solo Robinho ci prova mentre Muriel spaventa Abbiati con un sinistro al volo.

     

    L’abbassamento dell’attenzione nervosa manda su tutte le furie Allegri che nel secondo tempo assiste a un quarto d’ora d’impotenza rossonera. Passata senza danni, è vero, ma comunque in balìa di un Leccesterile ma più intraprendente con il cambio di modulo e la sostituzione di un irritante Oddo. Abbiati salva su Bojinov al 52′, Aquilani subentra a Muntari e il Milan si riassesta. A chiudere la partita a chiave ci pensa Mr. Wolff, scusate Zlatan Ibrahimovic, che si risveglia e risolve problemi infilando all’incrocio dei pali un missile terra-aria di destro che non lascia scampo a Benassi e segna la fine anticipata. Nel finale infatti è solo accademia col Lecce che si accontenta di non subire un’imbarcata e il Milan che non infierisce con El Shaarawy e Aquilani. Non ce n’è bisogno, per sorridere oggi come oggi basta guardare la classifica.

     

    (a breve le pagelle)

     

    LA CRONACA MINUTO PER MINUTO 

     

     

     

    LE PAGELLE

     

     

     

    Bonera 6,5 – Chiamato a un compito non facilissimo contro il rampante Muriel, il jolly difensivo di Allegri mette in campo una buona partita senza sbavature come non gli succedeva da tempo. Dà sicurezza al reparto insieme al monumento al suo fianco.

     

    Oddo 5 – Soffrirà San Siro oppure pensa ad altro ma il suo primo tempo è al limite della decenza. Sbaglia quasi tutti i palloni che tocca e sulla destra ci capisce poco o niente. Infatti non rientra dopo l’intervallo.

     

    Ibrahimovic 7,5 – Gioco, partita, incontro. Decide lui come e quando alzare o abbassare il ritmo. Allegri comanda dalla panchina, lui lo fa dal campo e con la tecnica. Assist e diciannovesimo gol in campionato. Basta questo, lasciatelo sfogare.

     

    Muriel 6 – Buona prestazione tutto sommato del colombiano che in qualche occasione porta qualche grattacapo alla difesa rossonera. Sta alla larga da Thiago Silva e la mossa lo porta a bei duelli con Bonera.

     

    Robinho-Emanuelson 6 – E’ difficile distinuguerli sul campo e non solo per la somiglianza fisica. Hanno la stessa andatura un po’ così, sono capaci di belle accelerazioni tanto quanto di disimpegni da manicomio al limite dell’area. Però corrono, tanto, e si rendono utili peccando a volte in precisione. Vanno in coppia in tutto e si beccano lo stesso giudizio.

     

     

     

    IL TABELLINO

     

    MILAN-LECCE 2-0
    Milan (4-3-1-2):
     Abbiati 6,5; Abate 6,5, Bonera 6,5, Thiago Silva 6,5, Antonini 6; Nocerino 7, Van Bommel 6,5, Muntari 5,5 (17′ st Aquilani 6); Emanuelson 6; Robinho 6 (33′ st El Shaarawy 6), Ibrahimovic 7,5. A disp.: Amelia, Yepes, Zambrotta, Ambrosini, Inzaghi. All.: Allegri 6,5.

    Lecce (3-5-2): Benassi 6; Miglionico 5,5, Carrozzieri 5,5 (30′ st Giandonato 6), Esposito 6; Oddo 5 (1′ st Obodo 6), Blasi 6, Giacomazzi 5,5, Bertolacci 6 (36′ st Di Matteo sv), Brivio 6; Bojinov 5, Muriel 6. A disp.: Petrachi, Piatti, Seferovic, Corvia. All.: Palazzi 5,5.
    Arbitro: De Marco
    Marcatori: 7′ Nocerino, 20′ st Ibrahimovic
    Ammoniti: Ibrahimovic (M), Carrozzieri (L)
    Espulsi: nessuno 

    fonte:sportmediaset

     

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