Porto di Maiori in costiera amalfitana. Sospesa la gara, vigilerà commissione antimafia

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    Porto di Maiori in costiera amalfitana. Sospesa la gara, vigilerà commissione antimafia. Prima dell’apertura delle buste che daranno l’affidamento per il porto della cittadina della costa d’Amalfi, l’amministrazione di Della Pietra intende aderire al patto di legalità proposto dal prefetto di Salerno.

    Non si ferma, così come chiesto dalla minoranza, la procedura relativa all’assegnazione in gestione del porto di Maiori. Il Consiglio comunale, infatti, ha respinto la istanza presentata da “Maiori guarda al futuro” ma, intanto, è stata posticipata la data per l’apertura delle buste contenenti le sette offerte presentate dalle aziende che hanno deciso di prendere parte al bando. Alcune provengono anche da fuori regione. Uno slittamento voluto dal sindaco Antonio Della Pietra, per garantire la massima trasparenza all’iter burocratico ma, soprattutto, per costituire una commissione di alto spessore tecnico-giuridico, in grado di analizzare approfonditamente tutte le proposte.

    Perché, in particolar modo, si vuole evitare, in qualsiasi modo, che dietro qualcuna delle offerte possa nascondersi la “longa manus” della malavita organizzata. «In Costiera, anche se viviamo in una sorta di isola felice, nonostante la vicinanza a comprensori in cui la camorra è piuttosto radicata – spiega Della Pietra – abbiamo deciso di porre particolare attenzione alla problematica delle infiltrazioni camorristiche, tant’è che, con la Conferenza dei sindaci, abbiamo accolto con entusiasmo la proposta del Prefetto di aderire al patto di legalitá. E, nei prossimi giorni, metteremo tutto nero su bianco, sottoscrivendo l’accordo». Dunque un eccesso di prudenza da parte del primo cittadino, che ha deciso, assieme ai funzionari incaricati, di procedere con i piedi di piombo su di una questione molto delicata, per garantire la più assoluta trasparenza al procedimento. 

    Nel frattempo, tuttavia, se da un lato continua l’iter burocratico per l’espletamento della gara che dovrá decretare chi amministrerá la struttura portuale per i prossimi quattro anni, dall’altro non si sono ancora placate le polemiche sulla decisione dell’Amministrazione di privatizzare il bacino. Una scelta dovuta, a detta della maggioranza, tenuto anche conto delle nuove disposizioni normative sulle liberalizzazioni, una valutazione affrettata, invece, secondo la minoranza. In particolare, nell’ultimo periodo, a lanciare gli strali maggiori è stato il gruppo “Maiori guarda al futuro”, rappresentato nell’assise cittadina da Giuseppe Confalone e Antonio Capone. 

    Gruppo che aveva proposto di «deliberare la immediata sospensione del bando, affinché una volta recepiti i requisiti contemplati dal decreto sulle liberalizzazioni, nell’ambito della privativa, fosse presa in seria considerazione la possibilitá di costituire una societá mista, a controllo pubblico». Una richiesta che, tuttavia, non è stata accolta, anche se Confalone aveva avanzato il suggerimento di «rendere possibile un azionariato diffuso, lasciando la guida e il controllo al Comune, per consentire la crescita economica e turistica del paese». Gaetano de Stefano

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