POSITANO LA DISLESSIA ED I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO:IL RUOLO DELLA FAMIGLIA E DELLA SCUOLA. foto

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    Mercoledì 7 marzo, alle ore 15.00,presso l’Auditorium di Positano, in costiera amalfitana,  si e tenuto un incontro formativo sulla DISLESSIA al quale hanno partecipato il vicesindaco di Positano Francesco Fusco, il sindaco di Praiano Giovanni Di Martino, la preside Rita Parlato, consiglieri comunali e centinaia di genitori. L’obiettivo quello di analizzare e condividere con le famiglie ed i docenti una serie di aspetti che spesso rendono difficoltoso il processo di Apprendimento di alcuni bambini. Pubblichiamo di seguito intervento chiesto alla dottoressa Michela D Errico che ringraziamo

     Il ruolo della scuola nel percorso evolutivo dei bambini è fondamentale, proprio per questo motivo è necessario che la scuola e le famiglie siano messe nelle condizioni di conoscere le aree di vulnerabilità che durante il percorso scolastico, alcuni alunni possono presentare, evitando così di sottovalutare la presenza di alcuni segnali. L’incidenza dei DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO in Italia, viene stimata intorno al 4% della popolazione scolastica. Tale disturbo si manifesta in soggetti in età di sviluppo, talora senza chiari segni prodromici ( ad esempio acquisizione del linguaggio secondo modalità attese e tempi previsti) in assenza di deficit neurologici,cognitivi, sensoriali ,relazionali e nonostante al bambino siano offerte normali opportunità educativo-didattiche. “Il bambino dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità ed energie, poiché non puo’ farlo in maniera automatica. La difficoltà di lettura, puo’ essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura ( ortografia ), nella grafia ( Disgrafia ) e nel calcolo ( Discalculia ) ( Dal sito ufficiale dell’Associazione Italiana Dislessia)”.

    Tra gli indicatori di rischio più attendibili per la manifestazione di un probabile Disturbo dell’Apprendimento è la presenza di una pregressa difficoltà di linguaggio. Quando qualcuno ( genitore o insegnante ) sospetta di trovarsi di fronte ad un bambino dislessico è importante che venga fatta al più presto possibile una valutazione diagnostica.

    La diagnosi deve essere redatta da specialisti esperti ( assolutamente NO in ambito scolastico o familiare ) mediante specifici test. Solo attraverso un’approfondita e specifica valutazione diagnostica si può capire cosa sta succedendo ed evitare gli errori più comuni come colpevolizzare il bambino (“non impara perché non s’impegna “ ) e l’attribuire la causa a problemi psicologici , errori che determinano sofferenze, frustrazioni e tanti pregiudizi inutili e dannosi. Una volta intrapreso il percorso diagnostico, è possibile mettere in atto aiuti specifici che prevedono : tecniche di riabilitazione, strategie compensative e misure dispensative. E’ importante sapere che la DISLESSIA NON E’ UNA MALATTIA!!! I DISLESSICI HANNO UN MODO DIVERSO DI AFFRONTARE L’APPRENDIMENTO…MA IMPARANO, LA SCUOLA, LA FAMIGLIA DEVONO PERO’ METTERE IL BAMBINO NELLE CONDIZIONI DI FARLO!!!

    La Terapista della Neuropsicomotricità dell’Età Evolutiva

    Dott.ssa Michela D’Errico.

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